Lavoro, Inps: saldo contratti stabili gennaio +70.000 grazie agli incentivi per i giovani

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Aumentano i contratti a tempo indeterminato firmati tra nuove assunzioni e trasformazioni di contratti a termine e da apprendistato. A gennaio ne sono stati sottoscritti oltre 190mila con un saldo positivo rispetto alle 119.826 cessazioni di contratti stabili di oltre 70mila unità. Il boom delle assunzioni ottenuto grazie a sgravi per giovani. Complessivamente le assunzioni, riferite ai soli datori di lavoro privati, nel mese di gennaio 2018 sono risultate 655.000: sono aumentate del 22,1% rispetto a gennaio 2017.

Le cifre messe in evidenza dall’Osservatoio Inps sul precariato. Prevale il segno più!

Sono tutte cifre messe in evidenza dall’Osservatorio Inps sul precariato riferito al settore privato. Nel complesso le assunzioni a gennaio 2018 sono state 655mila (+22,1% su gennaio 2017). Si registra un saldo complessivo, tra assunzioni e cessazioni, pari a +201mila unità superiore a quello di gennaio 2017 (+144.000). Il segno più affianca tutte le componenti: facendo un confronto tra gennaio 2018 e gennaio 2017, si nota che cresciute tutte le componenti: contratti a tempo indeterminato +11,9%, contratti di apprendistato +29,6%, contratti a tempo determinato +18,3%, contratti stagionali +18,5%, contratti in somministrazione +26,8% e contratti intermittenti +83,6%.

Crescono anche le trasformazioni da contratti a tempo determinato a indeterminato. In contrazione i rapporti di apprendistato.

In aumento anche le trasformazioni da tempo determinato a tempo indeterminato (51.000), che registrano infatti un fortissimo incremento rispetto a gennaio 2017 (+78,3%). Secondo l’Osservatorio sul precariato Inps (edizione riferita a gennaio 2018), l’incremento delle assunzioni a tempo indeterminato e delle trasformazioni dei rapporti a termine, sottolinea l’ente di previdenza, è probabilmente riconducibile ai nuovi sgravi introdotti dalla legge di bilancio 2018 per le assunzioni di under 35 al primo contratto a tempo indeterminato.

In contrazione risultano invece i rapporti di apprendistato confermati alla conclusione del periodo formativo (-21,1%). Le cessazioni nel complesso sono state 454.000, in aumento rispetto all’anno precedente (+15,9%): a crescere sono le cessazioni di tutte le tipologie di rapporti rilevati, soprattutto tempo determinato e somministrazione, fanno eccezione i rapporti a tempo indeterminato (-6,6%).

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