Lavoro e Occupazione: Damiano commenta gli ultimi dati Istat

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Cesare Damiano, dirigente del PD, pochi giorni fa ha espresso il proprio pare in merito ai dati sull’occupazione diffusi dall’Istat. L’esponente del partito democratico non condivide l’atteggiamento ottimistico del governo dopo la diffusione dei dati da parte dell’Istat sul lavoro e occupazione. Secondo il suo parere si va sempre di più verso un aumento vertiginoso del part-time imposto dall’azienda. Sottolinea Damiano che diminuisce la disoccupazione giovanile, quella fino a 24 anni, ma aumenta quella dai 25 ai 34 anni. “L’Istat continua a non dirci qual è il monte ore degli italiani: se, come risulta dai dati forniti dai sindacati, siamo ben al di sotto delle ore lavorate nel fatidico 2008, l’aumento statistico degli occupati è fasullo”, rimarca Damiano.

Lavoro e Occupazione: gli ultimi dati Istat secondo Damiano non sono poi così positivi

Per l’esponente del partito democratico il fatto che al posto di un unico lavoratore con un contratto di otto ore se ne trovino due con un contratto di quattro ore può risultare un termine positivo su un piano prettamente statistico ma non dal punto di vista della qualità. Sta aumentando in maniera rilevante infatti l’uso del part-time imposto dalle aziende e non come scelta volontaria del lavoratore. Evidenzia Damiano: “E poi ci si lamenta dei bassi salari: se uno stipendio di divide tra due persone c’è poco da stare allegri. E questi sarebbero risultati”.  Secondo Cesare Damiano il vicepremier Di Maio dovrebbe spiegare come può aumentare l’occupazione stabile se siamo a crescita zero, in base alle certificazioni dall’Istat, con la cassa integrazione che aumenta e la diminuzione delle ore lavorate e della produzione industriale.

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