Lavoro agile e smart working nella PA: tutte le novità a partire dal 15 ottobre

Smartworking, lavoro agile e misure per i fragili, tutte le novità fino al 30 giugno 2022

Lo smart working semplificato, senza alcun accordo tra datore di lavoro e lavoratore, è possibile fino alla fine dello stato di emergenza, il 31 dicembre 2021. Come spiega il sito del Corriere della Sera, fino a fine anno ogni amministrazione pubblica può chiedere ai propri dipendenti di lavorare da remoto per alcuni giorni alla settimana.

Ricordiamo che il decreto Proroghe dello scorso aprile ha eliminato il limite del 50%, quindi fino al 31 dicembre 2021 ogni amministrazione è libera di decidere quanti dipendenti possono lavorare da remoto e quanti giorni in base alle proprie specificità. L’importante è garantire che «l’erogazione dei servizi rivolti a cittadini e imprese avvenga con regolarità, continuità ed efficienza, nonché nel rigoroso rispetto dei tempi previsti dalla normativa vigente», come spiegò allora il ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta.

Piano graduale!

Allo stato attuale l’uso del lavoro agile è ancora prevalente nella maggior parte degli uffici, con punte che superano il 50%. Ma dal 1° gennaio 2022 il limite massimo sarà il 15%. A partire dal 15 ottobre, con il Green Pass obbligatorio per accedere al luogo di lavoro, il Governo decreterà che il lavoro in ufficio dei dipendenti pubblici torni a essere in modalità ordinaria. Un provvedimento del ministro Brunetta definirà i piani di rientro che saranno comunque graduali: prima i lavoratori agli sportelli, poi via via i lavoratori del back office, sia nelle amministrazioni centrali che in quelle periferiche.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Diritto.news

Informazioni sull'autore