Lavoro: 80% dei nuovi contratti è a tempo determinato

Lavoro: 80% dei nuovi contratti è a tempo determinato

L’80% dei nuovi contratti è a tempo determinato. L’Istat ha pubblicato i dati relativi al mercato del lavoro con riferimento al primo trimestre 2018 che confermano il trend positivo di crescita per l’occupazione giovanile e femminile. In diminuzione le ore lavorate e il ricorso alla cassa integrazione.

Lavoro: crescono i contratti a tempo determinato.

Le attivazioni di nuovi contratti a tempo determinato, secondo i dati delle Comunicazioni obbligatorie al ministero del Lavoro, è pari all’80,1%, in aumento rispetto al 77,6% registrato nel primo trimestre del 2017.

Come riportato nella Nota congiunta del Ministero del Lavoro, Inps, Istat, Inail e Anpal,  su base annua l’aumento del lavoro dipendente a tempo determinato (compreso quello stagionale) continua per l’ottavo trimestre consecutivo (+350 mila unità).

Nel dettaglio, come continua la nota, questi segnali si rafforzano per le imprese industriali e dei servizi che hanno mostrato un forte incremento del tempo determinato (+492 mila su base annua).

Contestualmente, per le posizioni lavorative a tempo indeterminato si osserva un nuovo consistente rallentamento della crescita nei dati delle CO (+11 mila posizioni) e una lieve aumento in quelli Inps (+30 mila posizioni).

Nel primo trimestre 2018 il numero degli occupati è ritornato ai livelli pre-crisi, ma lo stesso non avvenuto per la quantità di ore lavorate. Lo sottolinea il report Ore lavorate e pil dieci anni dopo, della Fondazione Giuseppe Di Vittorio della Cgil.

Come si legge nel testo della ricerca, il numero di persone occupate recupera il livello massimo toccato prima della crisi, ma vi è segnalato che la quantità di lavoro effettivamente prestata nel primo trimestre 2018 è ancora inferiore di 693 milioni di ore a quella dello stesso trimestre del 2008.

A tale differenza, come riportato nel testo, corrisponde a -1,2 milioni di unità di lavoro equivalenti a tempo pieno (ula), che corrispondono al numero di ore necessario per coprire continuativamente ad un orario standard un posto di lavoro.

Gli occupati a tempo determinato nel 1° trimestre del 2018 sono 2,92 milioni, circa 600 mila in più rispetto allo stesso periodo del 2008. Invece, il part-time (di cui oltre il 64% involontario) si attesta, a quota 4,27 milioni, un milione in più rispetto allo stesso periodo del 2008.

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