L’assegno di ricollocazione stenta ancora a partire!

Economia e lavoro: segnali di allarme giungono dai dati Istat

Assegno di ricollocazione, tutte le ultime news. L’Agenzia Nazionale per le Politiche attive ha fatto partire il 14 maggio 2018, l’assegno di ricollocazione, cioè l’assistenza ai disoccupati da parte di agenzie per il lavoro mirate al reinserimento lavorativo stabile. L’Associazione Giovani Consulenti del Lavoro di Roma ha commentato dell’ennesimo disservizio arrecato al mondo del lavoro da parte dell’Anpal.

L’ennesimo disservizio.

Il fatto è che contrariamente agli annunci siamo arrivati al giorno della fatidica partenza e dell’Assegno di ricollocazione in realtà non c’è traccia. La piattaforma informatica che avrebbe dovuto gestire tutte le procedure è già in manutenzione fin dal primo giorno.

Tutto è fermo per l’assegno di ricollocazione.

Contattando il call center Anpal la risposta è che è tutto fermo e arriveranno presto nuove comunicazioni. Possibile davvero che dal 2015 in cui è stato istituito l’Assegno di ricollocazione dopo tre anni non si è in grado di farlo partire? Evidentemente si gioca sulla pelle dei disoccupati in cerca di lavoro!

Diverse parti danneggiate.

I danni sono numerosi: ai conti dell’INPS che continua a pagare trattamenti a sostegno del reddito che si sarebbe potuto risparmiare se si fosse reinserito nel mondo del lavoro qualche disoccupato, alle imprese che si sono viste ridurre i benefici all’assunzione di percettori di Naspi (disoccupazione) proprio per finanziare l’Anpal e agli stessi disoccupati che si vedono negare l’accesso a questo tipo di assistenza.

I lavoratori perdono l’unica possibilità di assistenza.

Si pensi a quei lavoratori che stanno finendo in questi giorni la Naspi e che quindi perderanno definitivamente il diritto ad accedere all’unica possibilità di assistenza pubblica al reinserimento lavorativo in Italia visto che se si termina di percepire il trattamento a sostegno del reddito non si può accedere all’assegno di ricollocazione.

I consulenti del lavoro si sono organizzati.

Se all’Anpal in tre anni non si è riusciti a mettere su neanche una piattaforma informatica gli operatori privati si sono organizzati e sono pronti a fare la loro parte, pronti a dare al mercato del lavoro quei servizi degni di un paese civile. I disoccupati che hanno diritto di richiedere l’assegno di ricollocazione possono trovare nei loro studi abilitati tutta l’assistenza di cui necessitano: consulenza, orientamento, formazione e inserimento lavorativo.

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