La legge sul biotestamento e il diritto di rifiutare le cure

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La legge sul biotestamento sancisce espressamente che “ogni persona capace di agire ha il diritto di rifiutare, in tutto o in parte, qualsiasi accertamento diagnostico o trattamento sanitario indicato dal medico per la sua patologia o singoli atti del trattamento stesso”. Il paziente ha altresì il diritto di revocare, in qualsiasi momento, il consenso in precedenza prestato, anche se questo comporta l’interruzione del trattamento sanitario (comprese la nutrizione artificiale e l’idratazione artificiale).

Rinuncia ai trattamenti sanitari.

Laddove il paziente esprima la rinuncia o il rifiuto ai trattamenti sanitari necessari alla propria sopravvivenza, il medico deve prospettare a lui e ai suoi familiari (se lo stesso acconsente), “le conseguenze di tale decisione e le possibili alternative e promuove ogni azione di sostegno al paziente medesimo, anche avvalendosi dei servizi di assistenza psicologica”. Il tutto viene annotato nella cartella clinica e nel fascicolo sanitario elettronico, ferma restando sempre la possibilità per il paziente di modificare la propria volontà.

Rispettare la volontà del paziente.

Il medico è in ogni caso ” tenuto a rispettare la volontà espressa dal paziente di rifiutare il trattamento sanitario o di rinunciare al medesimo”, per cui conseguentemente “è esente da responsabilità civile o penale”. Il medico può rifiutarsi di prestare trattamenti sanitari “contrari a norme di legge, alla deontologia professionale o alle buone pratiche clinico-assistenziali”, poiché di fronte ad eventuali richieste di questo tipo da parte del paziente “non ha obblighi professionali”. La volontà del paziente va rispettata anche nelle situazioni di emergenza e urgenza sia dal medico che dai componenti dell’equipe e vanno assicurate le cure necessarie, “nel rispetto della volontà del paziente ove le sue condizioni cliniche e le circostanze consentano di recepirla”. Anche le strutture sanitarie (sia pubbliche private) devono fare in modo di organizzarsi per garantire la piena e corretta attuazione dei principi della legge, assicurando l’informazione necessaria ai pazienti e l’adeguata formazione del personale.

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