Italo, i lavoratori votano no al contratto!

Italo, i lavoratori votano no al contratto

Il 60,3% dei dipendenti di Italo-Ntv ha espresso voto contrario al nuovo accordo che proponeva un aumento di 130 euro medio per dipendente. Ne danno notizia le segreterie nazionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Fast-Confsal spiegando che il risultato è certamente influenzato dal quadro generale del Paese che alimenta un clima lavorativo fortemente deteriorato. Troppe disparità tra le varie mansioni secondo l’Ugl.

Il 60% dei lavoratori non ha firmato l’ipotesi di rinnovo di contratto aziendale.

Il 60,3% dei lavoratori di Italo-Ntv ha dato ragione alla scelta di Ugl, Uil e Orsa di non firmare l’ipotesi di rinnovo di contratto aziendale”. Ne dà notizia il segretario nazionale Ugl attività ferroviarie, Ezio Favetta, spiegando che la maggioranza dei lavoratori, che si è espressa per il no arrivando a punte del 70% tra il personale viaggiante, ha individuato gli stessi difetti da noi indicati nell’intesa siglata da Filt-cgil, Fit-cisl e Fast-ferrovie, e votata solo dal 39,7%

Infatti l’intesa non si presenta, così come dovrebbe, quale contratto di secondo livello rispetto al contratto nazionale di settore e, in secondo luogo, nel rinnovo si rintracciano troppe disparità tra le diverse mansioni.

Con questo risultato “importante e schiacciante”, conclude Favetta i lavoratori chiedono a Ntv di riaprire la trattativa per recepire nel rinnovo contrattuale quelle istanze che gli stessi lavoratori hanno indicato con il loro voto.

Filt Cgil, Fit Cisl e Slm Fast avevano annunciato l’intesa spiegando che il nuovo contratto con durata fino al 31 dicembre 2020 interessa 1.100 lavoratori tra personale viaggiante, di stazione e degli impianti. L’Ugl AF aveva invitato le lavoratrici e i lavoratori di NTV a votare ‘NO’ al referendum di conferma all’ipotesi di rinnovo del contratto di lavoro del personale Ntv siglata da tre sigle sindacali (Fit-Cgil, Fit-Cisl, Fast-Ferrovie) ma non da Ugl stessa.

E’ dalla fine del 2014 che si è in attesa di rinnovo e una parte qualificante dell’intesa riguarda l’ingresso nel perimetro del contratto della mobilità area attività ferroviarie, che secondo i sindacati sposterà la concorrenza sulla qualità del servizio con pari dignità per i lavoratori.

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