Istat, lancia l’allarme: a rischio povertà 18 milioni di persone

Istat, lancia l'allarme: a rischio povertà 18 milioni di persone

A rischio povertà 18 milioni di persone. L’Istat ha diffuso i dati molto preoccupanti sul rischio di povertà nel nostro Paese. Secondo l’Istat, in Italia la popolazione a rischio di povertà o esclusione sociale è pari al 30% (18.136.663 individui), in aumento rispetto all’anno precedente. La povertà in Europa, si mantiene stabile nel 2016 rispetto al 2015, con un’incidenza pari al 23,5% della popolazione (118 milioni di individui a rischio di povertà o esclusione sociale).

L’allarme lanciato dall’Istat sul rischio povertà in Italia.

Come spiegato nel rapporto dell’Istat, le disparità regionali sono molto ampie e nel Mezzogiorno dove è a rischio di povertà o esclusione sociale quasi la metà degli individui (46,9%), contro uno ogni cinque del Nord (19,4%).

Nel 2017 l’Istat aveva rilevato una stima di 5 milioni e 58 mila gli individui in povertà assoluta (ovvero il 8,4% della popolazione). Rimangono critiche le condizioni dei minori, dove l’incidenza di povertà assoluta è pari al 12,1%.

Per quanto concerne l’istruzione, dai dati diffusi dall’Istat emerge che il tasso di abbandono scolastico precoce si è abbassato, nel 2016, al 13,8%, rimanendo pressappoco invariato nel 2017. Permangono però delle differenze territoriali a svantaggio del Mezzogiorno.

In Italia la quota di ragazzi 15enni che non raggiungono la sufficienza in lettura è del 21% (19,5% nel 2012), mentre si attesta al 23,3% in matematica e scienze (rispettivamente 24,6% e 18,7% nel 2012) in leggero peggioramento rispetto ai tre anni precedenti. La quota di popolazione di 30-34 anni che ha completato l’istruzione terziaria raggiunge il 26,9% in Italia nel 2017.

Per la prima volta nell’ultimo biennio si arriverà all’obiettivo nazionale previsto da Europa 2020, nonostante siano ampie le differenze territoriali, con una maggiore incidenza di laureati al Nord e al Centro.

Per le donne la quota di 30-34enni laureate è del 34,1%, per gli uomini del 19,8%. Continua a crescere la partecipazione degli adulti alle attività di istruzione e formazione, nel 2016 il 41,5% delle persone tra i 25 e i 64 anni ha svolto almeno una attività formativa negli ultimi 12 mesi.

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