ISCRO: partono dal 1° maggio le domande dei lavoratori autonomi

Pensioni, le date dei pagamenti di settembre 2021

Dal 1 maggio 2022 i lavoratori autonomi iscritti alla Gestione separata, in possesso dei requisiti di reddito previsti, possono presentare le domande di ISCRO 2022. Come riporta il sito Fiscoetasse.com, lo comunica l’INPS nel messaggio n. 1569 del 7 aprile 2022. Da quella data riapre la piattafoma sul portale www.inps.it che resterà operativa fino al 31 ottobre 2022, termine ultimo. L’accesso alla indennità di continuità reddituale ISCRO è ammesso una sola volta nel triennio 2021- 202 , quindi coloro che hanno già fatto domanda e ottenuto la prestazione l’anno scorso non la possono richiedere nuovamente.

Non possono accedere neanche coloro che dopo averla ottenuta siano decaduti dalla prestazione prima del termine ordinario di durata di sei mesi. E dunque possono fare domanda: gli iscritti alla Gestione separata che non abbiano richiesto ISCRO nel 2021, gli iscritti alla Gestione separata che abbiano fatto domanda ma questa sia stata respinta o revocata all’origine.

Come richiedere l’ISCRO!

Per presentare la domanda è necessario accedere al modulo telematico con una delle seguenti credenziali: SPID di livello due o superiore; Carta di identità elettronica 3.0 (CIE); Carta nazionale dei servizi (CNS). La domanda puo essere presentata: tramite il portale web; tramite il servizio di Contact Center integrato, telefonando al numero verde 803 164 da rete fissa oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori). Nella domanda va allegata l’autocertificazione dei reddito prodotto negli anni precedenti salvo nel caso in cui i dati siano già a disposizione dell’Istituto, per cui saranno precaricati nel pannello di domanda.

Le condizioni per accedere!

Hanno accesso alla prestazione gli iscritti alla gestione separata INPS da almeno quattro anni, in regola con gli obblighi contributivi, non titolari di pensione e con reddito da lavoro autonomo, nell’anno precedente la domanda: inferiore al 50% della media nei tre anni precedenti e non superiore a 8.145 euro nel 2021.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Diritto.news

Informazioni sull'autore