Inps, sbloccati i fondi per il Reddito di Libertà

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Sbloccati i fondi per le domande di Reddito di Libertà che erano rimaste in sospeso: lo ha comunicato l’Inps dando le istruzioni per il recupero delle risorse del sussidio economico in favore delle donne vittime di violenza che si trovano anche in condizione di povertà, seguite da centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali.

Come spiega il sito Quifinanza.it, le domande che verranno considerate sono quelle che non sono state accolte per mancanza di fondi al momento della richiesta, che sono ancora valide e che ora saranno liquidate secondo l’ordine cronologico di acquisizione. Lo ha detto l’Inps nel messaggio n. 2453 del 16 giugno 2022, fornendo le precisazioni in merito alla procedura informatica che consentirà di liquidare la prestazione in favore delle donne vittime di violenza e in condizione di povertà, finanziata direttamente dalle Regioni/Province autonome con stanziamenti propri.

Un fondo per il Reddito di Libertà!

L’Inps dà le istruzioni contabili per l’erogazione degli importi, tenendo conto che gli eventuali riaccrediti, per pagamenti non andati a buon fine, saranno trattati a cura delle sedi territoriali sulla base del flusso telematico di rendicontazione di Banca d’Italia. Il “Fondo per il Reddito di Libertà per le donne vittime di violenza“ è stato istituito per favorire percorsi di autonomia e di emancipazione delle donne vittime di violenza in condizione di particolare vulnerabilità o di povertà.

Esente dall’Irpef!

Si tratta di un contributo fino a 400 euro mensili riconosciuto dall’Inps in un’unica soluzione per massimo dodici mesi, entro il limite delle risorse assegnate a ciascuna Regione o Provincia autonoma. È compatibile con altri strumenti di sostegno al reddito come il Reddito di Cittadinanza o altri sussidi economici anche di altra natura (ad esempio, Rem, NASpI, Cassa integrazione guadagni, ANF, ecc.). Gli importi del reddito di libertà sono inoltre esenti dall’IRPEF, dal momento che sono erogati da un ente pubblico a titolo assistenziale.

La platea del RdL!

Il Reddito di Libertà è destinato alle donne vittime di violenza, senza figli o con figli minori, seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza, il contributo è finalizzato a sostenere prioritariamente le spese per l’autonomia abitativa e personale, nonché il percorso scolastico e formativo di eventuali figli e figlie minori.

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