Imu e Tasi 2018, la scadenza è il 17 dicembre 2018: come e quanto si paga

Imu e Tasi 2018, la scadenza è il 17 dicembre 2018: come e quanto si paga

L’Imu è un’imposta municipale che si versa per il possesso dell’immobile, mentre la Tasi è un tributo che si versa al Comune per garantire i servizi indivisibili, come per esempio, illuminazione pubblica, la manutenzione delle strade, la vigilanza urbana. Lunedì 17 dicembre 2018 (il 16 cade di domenica) scade il termine per il versamento del saldo Imu e Tasi 2018 sugli immobili e sui servizi indivisibili. La seconda rata dei due tributi il cui acconto è stato versato a giugno, si dovrà calcolare con eventuale conguaglio, tenendo in considerazione le delibere comunali pubblicate sul sito del Mef entro il 28 ottobre di ogni anno.

Gli enti locali incasseranno più di 10 miliardi, ma la bella notizia per i cittadini è che non ci sono aumenti per quest’anno. Il rischio, però, secondo quanto anticipato da il Corriere della Sera, è che nel 2019 si potrebbe concedere agli enti locali la possibilità di aumentare l’aliquota.

Imu e Tasi 2018: chi deve pagare il saldo

Sono tenuti a versare l’Imu i proprietari o titolari di altro diritto reale (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie), concessionari, nel caso di concessione di aree demaniali, e locatari in caso di leasing. Sono tenuti a pagare la Tasi, invece tutti coloro che possiedono un’abitazione, mentre in caso d’affitto il pagamento è suddiviso tra inquilino e proprietario.

L’Imu, si versa anche per i terreni agricoli, anche se incolti. Sono invece esclusi i fondi agricoli nei comuni classificati come montani o di collina. La Tasi, invece, è dovuta anche dagli inquilini o dai comodatari, nel caso in cui usino l’immobile per più di sei mesi l’anno. A prevedere se e quanto pagare sono comunque i singoli comuni: le quote possono andare dal 10% al 30% dell’importo totale. Se si tratta di una prima abitazione, anche l’inquilino viene esonerato. Resta, invece, per il proprietario l’obbligo di pagare la sua quota che varia dal 70% al 90%.

Per il versamento si potrà utilizzare il modello F24 (ordinario o semplificato) utilizzando gli appositi codice tributo, o anche gli appositi bollettini postali. Il versamento non deve essere effettuato se l’importo riferito all’intera annualità non supera i 12 euro, ma i Comuni possono deliberare importi minimi diversi. I contribuenti che non verseranno il saldo Imu e Tasi entro la scadenza stabilita possono ovviare a tale ritardo utilizzando l’istituto del ravvedimento operoso ex art. 13, D.Lgs. 472/1997, che consente di pagare l’imposta dovuta con una sanzione ridotta rispetto a quella prevista.

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