Le dichiarazioni dei redditi sono appena partite e – come dice il sito internet de Il Corriere della Sera – è già tempo di passare alla cassa e mettere mano al portafoglio per soddisfare l’appetito dei Comuni. Entro il 16 giugno, in effetti, i proprietari immobiliari devono versare l’acconto 2022 dell’IMU, l’imposta municipale unica sugli immobili. È confermata per fortuna l’esenzione per le abitazioni principali e le relative pertinenze, con l’esclusione di quelle di lusso.
Riduzione per gli immobili fittati a canone concordato!
Confermata anche la riduzione del 25% dell’Imu per gli immobili affittati a «canone concordato», che in molti Comuni fruiscono anche di un’aliquota ridotta. Dal 2022, inoltre, sono esenti dall’imposta i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita (i cosiddetti immobili merce), finché permane tale destinazione e a condizione che non siano locati.
L’esonero!
È stato stabilito l’esonero per l’anno 2022 anche per gli immobili delle imprese del settore dello spettacolo, attività particolarmente colpita dalle restrizioni derivanti dalla pandemia, ma solo se proprietario dell’immobile e gestore dell’attività coincidono. L’acconto IMU rimane dovuto per gli immobili delle persone fisiche non titolari di partita Iva e per quelli di proprietà di imprese che operano in settori diversi da quelli agevolati.