Il Tribunale di Milano condanna per incostituzionalità un’azienda che pagava 3,96 euro l’ora!

Il Tribunale di Milano condanna per incostituzionalità un'azienda che pagava 3,96 euro l'ora!

Il Tribunale del Lavoro di Milano, chiamato a esprimersi sulla congruità di uno stipendio intorno ai 650 euro netti, ha stabilito che una paga da 3,96 euro all’ora è anticostituzionale. Il giudice ha dato ragione a una lavoratrice a discapito dell’azienda di vigilanza milanese Civis per la quale lavorava. Come riferisce il sito tgcom24.mediaset.it, questa sentenza è destinata a fare giurisprudenza e ha già scatenato discussioni nel mondo politico.

Una paga inferiore al Reddito di Cittadinanza!

La signora in questione, benché prestasse servizio nella città di Padova per dodici mesi all’anno, e nonostante l’applicazione del contratto nazionale di settore, percepiva una paga inferiore al Reddito di Cittadinanza. Questa condizione la costringeva a vivere sotto la soglia di povertà, stimata dall’Istat a 840 euro. Con la sentenza a favore della donna, il giudice ha condannato Civis a pagare un risarcimento di 372 euro lordi in più per ogni mese (oltre 6.700 in totale), cioè il differenziale tra la paga versata e quella prevista per un servizio di portierato.

Quello che dice la Costituzione!

L’articolo 36 della Costituzione stabilisce che “il lavoratore ha diritto a una retribuzione proporzionata alla quantità e alla qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa“. La donna che svolgeva la mansione di portineria in un palazzo a Padova, assistita legalmente da Adl Cobas, si è appellata a questo principio per chiedere giustizia nei confronti della società di vigilanza per la quale lavorava, la Civis di Milano.

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