Il Reddito di Cittadinanza al principio della fine

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ll Reddito di Cittadinanza, uno dei capisaldi delle politiche sociali di oggi, è alla vigilia della sua abolizione, perché in effetti attraverserà un momento di totale trasformazione, in un’ottica che ribalta le idee di welfare sperando di promuovere così l’occupazione. Da un anno a questa parte sono state apportate modifiche sostanziali a questa forma di sussidio economico, con l’obiettivo di spostare l’attenzione dal semplice sostentamento finanziario in direzione dell’occupabilità e dell’inserimento lavorativo.

Che cos’è l’occupabilità?

Parola chiave di questa trasformazione è “occupabilità“. Questa sarebbe la potenzialità di una persona di ottenere e mantenere un lavoro nel proprio ambito professionale. Tale concetto comprende una largo range di competenze e qualità individuali che rendono un soggetto appetibile per i datori di lavoro. Tali competenze includono l’istruzione e la formazione specifica per il settore, ma vanno oltre. Comprendono anche competenze trasversali essenziali tipo la comunicazione, la leadership, la gestione dello stress e la capacità di problem-solving.

La valutazione dell’occupabilità all’interno del RdC!

Allo stato attuale, la valutazione dell’occupabilità all’interno del Reddito di Cittadinanza si fonda principalmente su criteri socio-demografici. Tale approccio di frequente bypassa le qualità e le abilità individuali di ciascun beneficiario. In altri termini, il fatto di avere nel proprio nucleo familiare un figlio minore, una persona anziana o una persona con disabilità non dovrebbe meccanicamente determinare un livello di “non occupabilità” rispetto ad altri.

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