Nell’attuale normativa fiscale esiste già il pignoramento dei conti correnti, tuttavia, secondo indiscrezioni uscite in giornata, smentite dalla premier Giorgia Meloni, la Manovra conterrebbe una norma per rendere la procedura più veloce ed esatta, dando in effetti il potere all’Agenzia delle Entrate di verificare direttamente le disponibilità dei depositi in banca per operare precisamente.
Smentita l’esistenza del provvedimento!
Questa misura non garba alla Lega. La Presidente del Consiglio è intervenuta dicendo che il provvedimento “non esiste”. E dunque la bozza della manovra è ancora aperta. Tra oggi e domani sarà in Parlamento. Nelle indiscrezioni circolate proprio la misura sui pignoramenti aveva già subito modifiche: il pignoramento telematico scattava solo oltre i mille euro di debito con il fisco. Tuttavia sembra proprio destinato a non comparire più.
La norma non più messa in bozza!
Ricordiamo che ciò che l’Agenzia delle Entrate per ora non può vedere è quanto è depositato nei conti correnti, verificando quindi se esistono le somme per mettersi in regola con il fisco. Secondo le indiscrezioni circolate, questa possibilità sarebbe stata introdotta con la manovra. Dal primo gennaio 2024, secondo la prima versione della bozza, ora smentita, l’Agenzia delle Entrate, avvisando la banca ed entro trenta giorni anche il debitore, sarebbe potuta andare a colpo sicuro e “senza indugio”, come recitava la norma, a prelevare l’intera somma dovuta là dove ce ne è disponibilità. Il meccanismo sarebbe quindi stato reso più mirato e subitaneo.