Il piano Gualtieri di rientro dal debito pubblico porterà tagli alle pensioni?

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A prescindere dal Mes e dagli altri aiuti dell’Unione europea, il governo Conte presenterà entro settembre un piano di rientro dal forte debito pubblico. Secondo un documento riportato da Il Messaggero e ripreso da Libero, il ministro Gualtieri vuole elaborare una strategia di rientro di durata decennale. Il Fondo monetario internazionale ha riscontrato un’incremento del debito pubblico fino al 166% del Pil, perciò il problema è tornato a essere una priorità per il Governo.

È prevista una nuova spending review, ma di certo tornerà sul tavolo anche il dossier riguardante l’aumento delle tasse sulle attività inquinanti: si riaffaccia l’ipotesi della carbon tax, dopo essere naufragata durante la scorsa manovra finanziaria. Secondo quanto riportano Il Giornale e Libero non si può escludere nemmeno un ritocco alle pensioni

Tagli alle pensioni?

Tutti ricordano la riforma “lacrime e sangue” del governo Monti, per la quale è rimasta famosa l’allora ministra Fornero. Nelle attuali circostanze potrebbe essere la crisi economica generata dal Covid-19 a richiedere un taglio: da una simulazione del Sole24Ore emerge che i pensionati potrebbero perdere il 5,5% dell’importo pensionistico. Non sarebbero bruscolini! In ogni caso la discussione sul piano di rientro dal debito pubblico è appena iniziata e andrà avanti fino a settembre.

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