Guerra in Ucraina e crisi delle aziende: torna la Cassa Integrazione

Cassa Integrazione e Ammortizzatori sociali: le novità previste nella legge di Bilancio 2022

Torna il rischio cassa integrazione a causa del conflitto in Ucraina. La guerra ha delle ripercussioni indirette in Occidente, evidenti o più riposte. Infatti, come spiega il sito Money.it, da settimane stiamo subendo l’aumento del costo del carburante, dell’energia, del costo del grano e dei cereali e le conseguenti ricadute sui prezzi nei beni di prima necessità.

Un ulteriore grido di allarme da parte dei Sindacati: il rischio di cassa integrazione per i lavoratori. C’è chi ha già annunciato la riduzione del personale e l’inserimento di questo nel regime di cassa integrazione per le ripercussioni della guerra. Il motivo è l’assenza di materia prima da lavorare, come nel caso delle acciaierie. Le ragioni di queste decisioni sono diverse: da una parte il blocco dell’approvvigionamento delle materie prime, dall’altro lo stop dell’export verso la Russia, con cui le aziende italiane commerciano.

Ritorno al regime di Cassa Integrazione!

Dopo il periodo della pandemia il rischio di rallentamento della ripartenza è alto. Non tutte le aziende hanno scorte adeguate e, anche in questo caso, il rischio di ricaduta sul prezzo al dettaglio è piuttosto rilevante.
Arrivano lettere ai Sindacati per lamentare il ritorno al regime di cassa integrazione per un numero consistente di lavoratori. Negli ultimi due anni il mercato del lavoro e le attività delle aziende hanno subito diversi scossoni. La guerra in Ucraina è stato quell’evento “imprevedibile” che ha colto le aziende di sorpresa in una fase di relativa calma e di ripresa delle attività.

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