L’Autorità garante della concorrenza e del mercato ha avviato un’istruttoria nei confronti di Google ipotizzando un abuso di posizione dominante. La società controllata da Alphabet avrebbe violato l’articolo 102 del Trattato sul Funzionamento dell’Ue sull’utilizzo dei dati per l’elaborazione delle campagne pubblicitarie di display advertising, lo spazio che editori e proprietari di siti web mettono a disposizione per l’esposizione di contenuti pubblicitari.
Lo riporta il sito di Tgcom24 Mediaset. L’Antitrust contesta che nel mercato della pubblicità online, Google controlla, grazie alla sua posizione dominante su larga parte della filiera digitale, in modo “discriminatorio l’enorme mole di dati raccolti attraverso le proprie applicazioni, impedendo agli operatori concorrenti nei mercati della raccolta pubblicitaria online di poter competere in modo efficace“.
Una condotta discriminante!
Più in particolare, secondo l’Antitrust, Google pare aver portato avanti una condotta di discriminazione interna – esterna, rifiutandosi di fornire le chiavi di decriptazione dell’ID Google ed escludendo i pixel di tracciamento di terze parti. Allo stesso tempo avrebbe utilizzato elementi traccianti che consentono di rendere i propri servizi di intermediazione pubblicitaria in grado di raggiungere una capacità di targettizzazione che alcuni concorrenti altrettanto efficienti non sono in grado di replicare.