Glifosato è cancerogeno? Trovato in alcuni prodotti alimentari dopo la condanna della Monsanto

Glifosato è cancerogeno? Trovato in alcuni prodotti alimentari

In Italia dopo la recente condanna della Monsanto al risarcimento di un giardiniere americano che aveva accusato la società dell’insorgenza del linfoma, si sta rivalutando l’utilizzo del glifosato in agricoltura.

Glifosato, trovato in alcuni prodotti alimentari è cancerogeno?

Secondo la corte della California il glifosato è cancerogeno, basandosi esclusivamente sulle valutazioni della AIRC che lo ha classificato 2A, ovvero come probabilmente cancerogeno. In realtà l’AIRC fa riferimento a due studi molto dubbi e contestati dalla comunità scientifica, data l’esiguità del campione preso.

Al contrario, tutti gli altri studi, hanno dichiarato che non ci sono evidenze che il glifosfato sia cancerogeno. Secondo lo studio realizzato dal National Cancer Institute, che ha analizzato 55.000 agricoltori, ed emerso che questi, rispetto alla popolazione hanno la stessa percentuale di possibilità di ammalarsi di cancro, dimostrazione del fatto che il glifosfato largamente utilizzato in agricoltura non è potenzialmente cancerogeno.

Il glifosato è dunque stato posto al centro di diverse critiche, con l’obiettivo di cercare di eliminarlo dal settore agricolo il prima possibile. Negli ultimi mesi, il glifosato è stato eliminato anche da parte della produzione di prosecco in Italia, nonostante alcune regioni non abbiamo ancora applicato tali misure preventive, come ad esempio la regione Piemonte.

Per quanto riguarda la pasta italiana invece, il glifosato è presente solo nel grano canadese, visto che al momento si utilizzano soprattutto grani provenienti da Australia ed Arizona dove non viene usato il pesticida. Come sottolineato da un produttore anche se la pasta venisse prodotta con grano con glisofato, la concetrazione è molto bassa e assolutamente controllato da norme rigide imposte dal Ministero. La differenza tra pasta con grano italiano e grano straniero non esiste, ha spiegato che, dipende solo dalla lavorazione e dalla qualità del grano che si usa da qualsiasi parte provenga.

Diversi nutrizionisti scoraggiano il consumo di ingenti quantità di cibi che possano contenere traccie di glifosato, in quanto a lungo potrebbe portare alla manifestazione del cancro.

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