Gli impegni di Tria in Europa: per il 2018 interventi senza costi!

Gli impegni di Tria in Europa: per il 2018 interventi senza costi

Il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, continua l’opera di rassicurazione dei partner europei sulla disciplina di bilancio. Al termine dell’Ecofin che ha seguito l’Eurogruppo di ieri sulla fine del piano per la Grecia, Tria ha spiegato che “l’intenzione” dell’esecutivo italiano è cercare di rispettare l’impegno dello 0,3%” di correzione del deficit annuo.

Il ministro dell’Economia interviene all’Ecofin: resta impegno a correggere il deficit dello 0,3%.

Ha aggiunto che si stanno facendo dei calcoli che una piccola deviazione dall’impegno, che la Commissione già si aspetta, deriverebbe dal fatto che lo 0,3% dipende da un quadro macroeconomico favorevole. Naturalmente ora c’è un rallentamento in tutta la Ue, ci possono essere piccole deviazioni, ma nella sostanza le linee economiche non cambiano.

Tria, che ha incontrato separatamente sia il commissario Moscovici che il vicepresidente della commissione Dombrovskis “in un clima aperto”, ha detto di aver ribadito loro posizioni note espresse in Parlamento riaffermando la linea del governo, ed è importante ribadire che si tratta della linea del governo. Prima di parlare di margini bisogna fare delle stime, vedere se ce n’è bisogno oppure no.

A chi chiedeva se la concessione di flessibilità (secondo quanto indicato dal premier e da diversi ministri) potesse essere intrecciata ad altri dossier rilevanti (come migranti e al bilancio ue), Tria ha risposto che si tratta di discussioni quelle sui bilanci che si fanno a livello settoriale, la partita si gioca qui (all’Ecofin – ndr), non c’è uno scambio con altri temi.

Tria ha indicato ancora che la questione dei percorsi di riduzione del deficit strutturale e del debito non risponde solo ai vincoli europei ma risponde a problemi che l’Italia deve affrontare nel proprio interesse considerando che è un’economia aperta, che si muove nei mercati finanziari. Il vero vincolo all’operato, è dettato non dalle regole europee, ma ha a che fare con i mercati.

In ogni caso, rispettare le regole è un segnale positivo, che rafforza la fiducia che si deve avere sui mercati finanziari perché è importante che questi ultimi credano alle stime italiane e alle prospettive di riduzione del debito.

Proprio su questo punto, ha riferito Dombrovskis, il ministro italiano ha ribadito l’impegno per ridurre il rapporto debito/Pil. Dombrovskis ha quindi ricordato che l’impegno al taglio del deficit strutturale previsto per il 2019 è dello 0,6% del Pil.

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