Giustizia, le nuove proposte di Marta Cartabia

Carceri, la ministra Cartabia interviene sul vaccino a detenuti e personale!

La ministra della Giustizia Marta Cartabia avanza le sue proposte sulla Giustizia penale e archivia così la dottrina Bonafede. In effetti sotto gli occhi dei capigruppo della Commissione Giustizia della Camera si riaffaccia la recuperata legge Pecorella: il pm non potrà appellare le sentenze di assoluzione e i tempi della prescrizione, dilatati dall’ex Guardasigilli, si restringono di nuovo.

Anche se una soluzione finale non si profila ancora, «è un buon punto di partenza» commenta, come riporta il sito de Il Giornale, Pierantonio Zanettin di Forza Italia. «La Costituzione è tornata nel processo penale», aggiunge il sottosegretario Francesco Paolo Sisto. Nella riunione da remoto si profila un percorso mai visto in anni e anni di riunioni, dibattiti e bicamerali.

La Guardasigilli chiarisce fin dall’inizio che «sulla durata dei processi il Governo si gioca tutto il Recovery plan»: una forte sollecitazione per i parlamentari; i soldi destinati alla giustizia sono 2, 7 miliardi, ma un fallimento su questo fronte costringerebbe l’Italia a restituire tutti i 191 miliardi previsti. Questa volta non si può tergiversare, fino a far naufragare l’intero Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza.

Non opporre resistenza ai cambiamenti!

La Cartabia, al netto di tante garbate disquisizioni, è drastica: «Se opporremo resistenza ai cambiamenti, mancheremo gli obiettivi che la Commissione ci richiede e quindi l’Italia dovrà restituire quella imponente cifra che l’Europa sta per immettere nella vita economica e sociale del Paese».

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