Giornata nazionale dell’orgoglio e della dignità dell’Avvocatura

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Proclamata dall‘Organismo Congressuale Forense la prima Giornata dell’orgoglio e della dignità dell’Avvocatura, il 16 febbraio 2018. La manifestazione nazionale si è tenuta a Roma al Teatro Adriano alle ore 11. Per il 23 febbraio 2018 è stata invece proclamata l’astensione da tutte le udienze e attività giudiziarie.

Perchè secondo l’Ocf era necessario indire una giornata dell’orgoglio e della dignità dell’avvocatura. 

L’organismo di vertice di rappresentanza politica dell’Avvocatura italiana convoca la politica circa 2 settimane prima le elezioni che porteranno alla formazione di un nuovo governo alla guida del Paese. Secondo il coordinatore dell’Ocf, Antonio Rosa era indispensabile proclamare tale manifestazione per chiedere attenzione alle forze politiche impegnate in campagna elettorale. Alla politica verranno chiesti impegni precisi su temi molto sentiti nell’ambito dell’avvocatura. Il primo argomento riguarderà l’imprescindibilità della consultazione della categoria prima di provvedere alle riforme in materia di giustizia e professione.

Ad intervenire, nel corso della manifestazione, saranno: il sottosegretario alla Giustizia, Gennaro Migliore; il deputato Franco Vazio (Pd); il senatore Maurizio Gasparri (Fi); l’avvocato Daniele Piva (Movimento 5 Stelle); l’avvocato Michele Sarno (Fdi); il deputato Antonio Marotta (Noi con l’Italia). Modererà l’incontro Giovanni Negri, giornalista de Il Sole 24 Ore.

Proclamata per il 23 febbraio astensione nazionale degli avvocati.

Indetto invece per il 23 febbraio 2018 lo stato di agitazione dell’avvocatura, ovvero l’astensione da parte degli avvocati da tutte le udienze e dalle altre attività giudiziarie. L’intento dell’Ocf, è quello di informare e rivendicare alcuni valori fondamentali quali la salvaguardia della professione forense come strumento di composizione delle distorsioni sociali e del mercato; la irrinunciabilità della tutela giudiziaria dei diritti, anche con la conservazione della giustizia di prossimità; l’autonomia e l’indipendenza dell’Avvocatura; il diritto ad una giusta remunerazione della prestazione professionale.

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