Fondi pensione, le ultime novità da Assofondipensione

Fondi pensione, le ultime novità da Assofondipensione

Assofondipensione è un’associazione  costituita nel settembre  2003 per iniziativa di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil con l’obiettivo di rappresentare gli interessi dei fondi pensione negoziali istituiti successivamente al 28 aprile 1993. Nel corso dell’Assemblea annuale che si è svolta a Roma, il presidente dell’Associazione, Giovanni Maggi, ha fotografato l’attuale realtà dei fondi pensione.

Maggi ha sottolineato:”Nella manovra 2019 non sono previsti interventi strutturali a favore della previdenza integrativa, nonostante le richieste delle associazioni di rappresentanza, delle parti sociali e della stessa Autorità di vigilanza”. Si richiede, dunque al Governo un “confronto urgente per costruire un provvedimento organico e complessivo in tema di previdenza complementare, con visione chiara degli obiettivi e degli strumenti a disposizione, partendo dallo stato dell’arte attuale e dalle modifiche che stanno coinvolgendo il mondo del lavoro, il sistema di welfare, i mercati finanziari”.

Il bilancio della previdenza complementare è positivo

Il bilancio della previdenza complementare può dirsi positivo: a fine settembre 2018, sono state registrate 155.000 nuove adesioni pari al +5,5% ed il totale degli iscritti è arrivato quasi a 3 milioni. Del totale della previdenza complementare in Italia (circa 8 milioni di iscritti alle diverse tipologie di fondi e strumenti assicurativi con 167,2 miliardi di risorse) i fondi negoziali costituiscono, in definitiva, una parte rilevante.

“Seppure incoraggianti, i dati”, ha osservato Maggi, ” segnalano che l’Italia continua a patire un ritardo molto marcato sul versante della pensione integrativa. Ne sono rimasti fuori soggetti con minore capacità di reddito, come lavoratori atipici e autonomi e piccola impresa. In particolare, a causa della precarietà del lavoro e della mancanza di retribuzioni congrue, restano al palo i giovani: a fine 2017 solo il 19% degli under 34 aveva optato per la previdenza complementare, oltre un terzo in meno rispetto alle fasce più anziane”.

Il parere di Domenico Proietti

Domenico Proietti, segretario confederale della Uil, nel commentare i dati forniti nel corso dell’Assembla, ha affermato: “Il tema, oggi, è quello di incrementare le adesioni dei lavoratori. A questo fine, la Uil chiede al Governo di prevedere, già con la prossima legge di bilancio, un semestre di silenzio-assenso insieme a una campagna istituzionale di informazione. Contemporaneamente, il Governo deve migliorare la fiscalità incentivante attraverso l´adozione del modello Europeo EET, eliminando così la tassazione sui rendimenti annuali che pongono sullo stesso piano l´investimento di natura previdenziale con quello finanziario tout court”.

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