Flat tax: secondo Salvini se si guadagna di più e si paga di più si risparmia di più!

Fisco: Salvini vuole introdurre il quoziente familiare

Inizialmente al leader della Lega e ministro dell’Interno era stata attribuita la frase “giusto che chi guadagna di più paghi di meno”. Secondo Salvini l’importante è che ci guadagnino tutti.

Sempre secondo lui se uno fattura di più e paga di più è chiaro che risparmia di più, reinveste di più, assume un operaio in più, acquista una macchina in più e crea lavoro in più. L’intenzione è che tutti riescano ad avere qualche lira in più nelle tasche da spendere.

Se si guadagna di più e si paga di più si risparmia di più: l’idea del ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Il neo ministro dell’Interno Matteo Salvini, ai microfoni di Radio anch’io su Rai Radio1, ha riconosciuto che a regime la “flat tax a due aliquote” prevista dal contratto di governo Lega–M5s favorirà di più chi ha redditi più elevati, come hanno rilevato diversi osservatori. Ma ha spiegato che, appunto, questo risultato è positivo per tutti perché – stando ai piani del nuovo governo – i più ricchi traineranno la crescita con i loro consumi e investimenti.

Il comunicato stampa diffuso da Rai Radio 1 alle 9:28 attribuiva a Salvini anche una frase che non ha pronunciato, sintesi della domanda fattagli dal giornalista: “E’ giusto che chi guadagna di più paghi meno tasse”. L’ufficio stampa del Carroccio ha poi chiarito che si trattava di “una forzatura giornalistica”.

Martedì il premier Giuseppe Conte, durante il primo discorso al Senato, aveva affermato che l’obiettivo è la flat tax, ovvero una riforma fiscale caratterizzata dall’introduzione di aliquote fisse, con un sistema di deduzioni che possa garantire la progressività dell’imposta, in piena armonia con i principi costituzionali.

All’articolo 53, la Carta recita infatti che tutti sono tenuti a concorrere alle spese pubbliche in ragione della loro capacità contributiva e il sistema tributario è informato a criteri di progressività.

Il deputato della Lega Claudio Borghi dal canto suo ha sostenuto che il lavoratore dipendente di classe media, il funzionario, il quadro, saranno quelli che avranno il maggior beneficio. La grande maggioranza di quelli che avranno uno sgravio sono quelli della famosa classe media che stava sparendo.

Non è ancora chiaro comunque in che tempi il nuovo esecutivo intenda introdurre il nuovo sistema fiscale: su questo i senatori Alberto Bagnai e Armando Siri si sono contraddetti, con il primo convinto che partirà prima per le imprese e il secondo pronto a garantire che già dal 2019 ci sarà anche per le famiglie, forse partendo da quelle con “due o tre figli“.

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