Flat tax del 15% per 1,5 milioni di partite Iva entro agosto

Flat tax del 15% per 1,5 milioni di partite Iva entro agosto

Il viceministro Massimo Garavaglia: entro agosto avvio flat tax del 15% per 1,5 milioni di partive Iva. Nei piani del governo Lega-M5S, come ha ribadito ieri il viceministro all’Economia Massimo Garavaglia, una flat tax del 15% da subito per almeno un milione e mezzo di partite Iva.

La norma potrebbe essere inserita nel primo decreto d’urgenza del governo, e anche se con effetti sull’anno d’imposta in corso, le risorse da reperire dovrebbero limitarsi all’acconto dovuto. A meno che non si decida di sterilizzare gli anticipi dovuti. L’esecutivo, sta pensando di introdurla in modo graduale, quindi non subito per tutti i redditi, ma applicata a specifiche categorie di contribuenti. Dunque prevede, dapprima forme di agevolazione fiscale per partite Iva più piccole per poi passare alle altre e al capitolo più impegnativo delle imprese.

Flat tax del 15% per 1,5 milioni di partite Iva.

Per l’introduzione graduale della flat tax, il primo passo nelle intenzioni di Massimo Garavaglia prevede di applicare un’aliquota unica del 15% a tutte quelle partite Iva che già attualmente godono di una serie di agevolazioni fiscali grazie a regimi semplificati.

Ovvero a coloro che hanno potuto aderire al regime dei minimi e di quelle che hanno potuto scegliere la forfetizzazione delle imposte. Si tratta di una platea di 1,5 milioni di partite Iva. L’unico problema è che non sono state stimate le coperture finanziarie di questo primo esperimento.

Nei giorni scorsi è circolata l’ipotesi che la flat al 15% possa avvenire anche prima della manovra finanziaria, con un provvedimento ad hoc entro l’estate oppure anche con l’inserimento nel decreto Dignità in corso di preparazione.

Il viceministro dell’economia non ha escluso nulla, e in modo molto prudente ha ricondotto il tutto alla prossima legge di Bilancio. Al momento, l’aliquota del 15% si applica con riferimento a massimali di reddito che cambiano per le diverse categorie di lavoratori autonomi.

Si sta pensando ad un tetto minimo di ricavi, che potrebbe essere stimato a 50mila euro, sotto i quali l’imposta è comunque al 15%, oppure intervenire sui limiti fissati per le diverse categoria.

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