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Home Fisco e tributi

Fisco, rottamazione cartelle: scadenza ultima rata 1 ottobre 2018

Ammontano a 7,5 miliardi di euro gli incassi della “rottamazione” 2016 dopo il pagamento della quarta rata, scaduta alla fine di luglio.

Autore: Mirzia Palmieri
23 Settembre 2018
- Categoria: Fisco e tributi, News

Ammontano a 7,5 miliardi di euro gli incassi della “rottamazione” 2016 dopo il pagamento della quarta rata, scaduta alla fine di luglio. E’ ciò che emerge dagli ultimi dati disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate e Riscossione.

La quarta rata della Definizione agevolata del 2016 ha infatti portato 1,03 miliardi che si sono aggiunti ai 6,5 miliardi entrati nel 2017 mentre le previsioni per il 2017 stimavano incassi di 5,1 miliardi nel 2017 e, per le due rate del 2018, complessivamente 2,1 miliardi per un totale appunto di 7,2 miliardi di euro.

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Entro il 1 ottobre 2018 deve essere pagata l’ultima e quinta rata. La scadenza, in realtà sarebbe il 30 settembre che però cade di domenica e dunque i pagamenti, come spiegato dall’Agenzia delle Entrate e della Riscossione, sono posticipati al giorno dopo.

Le modalità di pagamento della rata in scadenza il 1 ottobre 2018.

La scadenza riguarda, oltre la quinta e ultima rata della Definizione agevolata prevista dal Dl 193/2016.
riguarda anche la seconda rata della Definizione agevolata prevista dal Dl 148/2017 per i debiti affidati alla riscossione dal 1° gennaio al 30 settembre 2017, ovvero della cosiddetta rottamazione bis.

Per i contribuenti che hanno aderito alla definizione agevolata, la legge prevede il pagamento del solo importo residuo delle somme dovute senza corrispondere le sanzioni e gli interessi di mora. Per le multe stradali, invece, non si pagheranno gli interessi di mora e le maggiorazioni previste dalla legge.

Per effettuare il pagamento, si può utilizzare il servizio online del sito dell’Agenzia delle entrate e Riscossione, oppure la app Equiclick. Oppure presentando il bollettino RAV ricevuto dall’agente di riscossione presso gli  Sportelli bancari o postali. Il contribuente può pagare con carta di credito o prepagata, bancomat e anche in contanti per importi sotto i 3 mila euro;

Attraverso l’Internet banking, inserendo il numero del bollettino (non è necessario specificare la causale) oppure tramite la Domiciliazione bancaria, presentando alla propria banca specifica richiesta, compilando il modulo allegato al bollettino. Bisogna però faro almeno 20 giorni prima della scadenza della rata (quindi, per il pagamento della seconda rata è troppo tardi, bosognava prevedere alla domiciliazione bancaria entro il 12 settembre).

E’ possibile pagare i bollettini della definizione agevolata direttamente agli sportelli ATM abilitati, utilizzando la propria tessera bancomat. E ancora presso i Tabaccai presentando il bollettino RAV. Si può pagare in contanti fino a mille euro, con bancomat e carta di credito (fino a 5mila euro dai tabaccai e fino a 1500 euro nei punti Sisal e Lottomatica). Infine, presso gli Sportelli Agenzia entrate-Riscossione, dove non è necessario presentare il bollettino RAV, è sufficiente fornire il proprio codice fiscale.

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Mirzia Palmieri

Mirzia Palmieri

Blogger appassionata di web, fotografia cinema e cucina. Si interessa di eventi e cultura.
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