Fisco: maxi rottamazione estiva per la pace fiscale

Fisco: le prime novità della riforma fiscale

Scatta l’ipotesi di una manovra d’estate, un provvedimento da adottare entro luglio: potrebbe essere una maxi rottamazione. Questo perché il programma fiscale del nuovo governo, ha la necessità di reperire risorse per neutralizzare l’aumento dell’IVA, e prevede un impatto non da poco sulle casse dello Stato. Alcune delle misure, come la flat tax, ha immediato bisogno di liquidità per poter partire a breve (in teoria nel 2019 per le aziende e nel 2020 per le famiglie). Per trovare la liquidità serve dunque uno strumento da mettere a sistema in tempi strettissimi.

Ipotesi di maxi-rottamazione entro luglio!

La prima ipotesi per rastrellare risorse è una nuova formula di rottamazione, cui sarebbero ammessi tutti i ruoli iscritti a partire dal 2014. Obiettivo (ambizioso) stimato, 35 miliardi di euro. Non un condono fiscale dunque, ma una sorta di sanatoria parziale per i piccoli debitori in difficoltà, la cosiddetta pace fiscale.

Gli incassi della riscossione i governo – derivano quasi esclusivamente dalle rateazioni e da altre misure analoghe che mirano ad agevolare il pagamento. È evidente allora la necessità di un intervento per potenziare le procedure finalizzate al recupero bonario del credito.

È opportuno instaurare una “pace fiscale” con i contribuenti per rimuovere lo squilibrio economico delle obbligazioni assunte e favorire l’estinzione del debito mediante un saldo e stralcio dell’importo dovuto, in tutte quelle situazioni eccezionali e involontarie di dimostrata difficoltà economica.

In pratica, una super-rottamazione delle cartelle di pagamento per contribuenti indietro con il versamento di tasse (IRPEF, IVA) e contributi INPS per motivi economici. La platea individuata sarebbe pertanto quella dei cittadini comuni in difficoltà e non degli evasori seriali. Nulla osta che, una volta resa disponibile la pace fiscale, vi ricorrano anche soggetti un po’ meno “comuni”, considerato che si ipotizza un tetto massimo per il debito accumulato pari a 200mila euro. Detto questo, pare che le situazioni debitorie verranno valutate caso per caso. Quindi, nulla di automatico.

Per ora si tratta solo di ipotesi, ma il sito delle piccole-medie imprese pmi.it ha già immaginato tre aliquote di sanatoria: 20%, 10%, 6%.

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