Fisco e riduzione del cuneo fiscale: le dichiarazioni di Annamaria Furlan

Pensioni e la mobilitazione sindacale: l'analisi di Furlan (Cisl)

Il segretario generale della Cisl, Annamaria Furlan, ha commentato in una nota le ultime novità in materia di cuneo fiscale.”Con tre miliardi nel 2020, auspichiamo 6 per il 2021, si consegue l’obiettivo di riduzione del cuneo fiscale”, ha dichiarato il leader sindacale, precisando che il testo del decreto che ha potuto esaminare il sindacato è una versione non definitiva, ma che in ogni caso è “un primo passo di sostanziale rilevanza per rafforzare il potere d’acquisto dei 16 milioni di lavoratori che riceveranno l’incremento del bonus e la detrazione aggiuntiva a partire da luglio”.

Per Furlan l’intervento sul cuneo fiscale rappresenta “l’inizio di un percorso verso una riforma fiscale complessiva”, improntata ad una “più equa progressività che operi per i contribuenti italiani superando le attuali disparità“. “Le politiche fiscali sono, infatti, strumento fondamentale di ridistribuzione e di sviluppo utili per ridurre le disuguaglianze ed indirizzare le politiche per la crescita del Paese e quindi rappresentano una leva fondamentale per il rilancio dell’economia”, ha sottolineato il leader della Cisl.

La questione salariale

“I salari e stipendi sono troppo bassi perché sugli stessi grava un carico tributario esagerato. Inoltre, i lavoratori dipendenti garantiscono all’erario un gettito di 86,7 mld/€ e sono sottoposti a una tassazione progressiva ben superiore di altre categorie che usufruiscono di una tassazione al 15% con una differenza per i redditi più bassi di ben 8 punti percentuali”, ha puntualizzato Furlan, aggiungendo:”Sono attese da parte del Governo, così come da noi richiesto nel confronto a palazzo Chigi, misure a favore della riduzione del fisco sulle pensioni e a sostegno dei lavoratori più fragili che proprio perché nell’area dell’incapienza non potranno ottenere i benefici del decreto in questione”.

Lotta all’evasione fiscale

Per Furlan:”E’ adesso il momento di rafforzare ulteriormente la lotta all’evasione fiscale, con la messa in campo di una reale volontà politica di curare questo pesante ‘vulnus’ democratico del nostro Paese reindirizzando le risorse recuperare a un ulteriore riduzione delle imposte“.

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