Fisco, cartelle esattoriali rimandate a settembre

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Cartelle esattoriali rimandate a settembre. L’Agenzia delle Entrate e della Riscossione in accordo con il ministero dell’Economia, ha deciso di sospendere per il mese di agosto l’invio di cartelle, avvisi di liquidazione, richieste di documentazione e lettere di compliance, congelando così oltre un milione di atti.

Cartelle esattoriali rimandate a settembre.

Saranno, rimandate a settembre circa 650mila comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate e 450mila cartelle da parte di Riscossione che, altrimenti, sarebbero state recapitate ad agosto, in particolare nelle due settimane centrali del mese. Unica eccezione è per gli atti cosiddetti inderogabili che dovranno essere comunque inviati.

L’amministrazione non sospende ovviamente la sua attività interna, come ha specificato il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Giovanni Tria, ma si muove in una logica di buon senso e di semplificazione dei rapporti con famiglie, imprese e professionisti, con l’obiettivo di ridurre al minimo eventuali disagi in un periodo particolare dell’anno.

Nello specifico l’Agenzia delle Entrate ha bloccato la partenza di 120mila lettere di compliance e di 430mila comunicazioni in cui si evidenzia l’eventuale presenza di irregolarità nelle dichiarazioni dei redditi e Iva.

Lo stop estivo riguarderà anche le richieste agli intermediari e ai contribuenti di esibizione di documenti relativi al controllo formale delle dichiarazioni dei redditi sui dati relativi a deduzioni, detrazioni e ritenute indicati in dichiarazione.

Tali atti potranno essere prodotti entro il prossimo primo ottobre con riferimento alle dichiarazioni del 2016 relative all’anno di imposta 2015. A queste si aggiungono le lettere di compliance relative a varie tipologie di reddito, per l’anno d’imposta 2014, attraverso le quali l’Agenzia permette ai contribuenti di rimediare in autonomia ad eventuali errori o dimenticanze sui redditi dichiarati con sanzioni ridotte.

A beneficiare maggiormente di questa sospensione da parte delle Agenzie sarà la Lombardia che con circa 168mila atti è al primo posto per numero di documenti congelati, seguita dal Lazio con 144mila e dalla Campania con 107mila.

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