Diritto.news
No Result
View All Result
  • Area Riservata
  • Chi siamo
  • Redazione
  • Contatti
  • Home
  • Diritto
  • Diritto Penale
  • Politica ed Economia
  • Fisco e tributi
  • Giustizia
  • Lavoro e concorsi
  • Previdenza
  • Scuola
  • News
  • Home
  • Diritto
  • Diritto Penale
  • Politica ed Economia
  • Fisco e tributi
  • Giustizia
  • Lavoro e concorsi
  • Previdenza
  • Scuola
  • News
No Result
View All Result
Diritto.news
No Result
View All Result
Home News

Eurostat, in Italia l’11,7% degli occupati, quasi uno su 8, è a rischio povertà

Autore: Mariella Marotta
20 Marzo 2018
- Categoria: News, Politica ed Economia

A rischio povertà in Italia ci sono anche gli occupati, coloro che hanno un impiego: sarebbero l’11,7%, uno su otto. La percentuale è in crescita rispetto al 2015 (era l’11,5%) e soprattutto sul 2010 (+2,2 punti percentuali) ed è molto al di sopra della media europea (il 9,6% degli occupati). La Cgil con uno studio sul precariato ha evidenziato la crescita del fenomeno affermando che circa 4,5 milioni di occupati (tra chi ha un contratto a tempo determinato e chi ne ha uno di part time ma involontario) sono da considerare nell’area del disagio.

Eurostat, l’11,7% occupati è a rischio povertà. La Cgil: in area disagio 4,5 milioni di lavoratori.

Cresce il lavoro precario e part time e aumenta il fenomeno dei “working poor“, ovvero di coloro che pur avendo un’occupazione sono a rischio povertà. Secondo i dati Eurostat riferiti al 2016 l’11,7% degli occupati in Italia, quasi uno su 8, pari a circa 2,6 milioni di persone, è a rischio povertà. Il dato italiano sui lavoratori a rischio povertà è tra i più alti in Ue (fanno peggio solo Romania, Grecia, Spagna e Lussemburgo).

Ti potrebbe interessare anche:

Coronavirus, il diritto alla disconnessione per chi lavora in smart working

Scuola, oggi quasi sette milioni in presenza

Pensioni, le tasse sull’assegno e sulla tredicesima. Le specifiche dell’Inps

Il rischio povertà aumenta in base al tipo di contratto: aumenta del doppio per coloro che lavorano part time (15,8%) rispetto a quelli che lavorano a tempo pieno (7,8%) e almeno tre volte più alto nel complesso tra coloro che hanno un impiego temporaneo (16,2%) rispetto a quelli con un contratto a tempo indeterminato (5,8%).
Gli uomini sono più a rischio povertà (10%) rispetto alle donne (9,1%). In Italia per chi lavora part time il rischio di povertà è del 19,9% (uno su cinque) in crescita di quasi cinque punti e mezzo rispetto al 2010, a fronte del 10% per chi lavora con un contratto a tempo pieno.

Il rischio di povertà a seconda del tipo di contratto di lavoro.

Se si guarda al tipo di contratto di lavoro, in Italia i lavoratori dipendenti con un contratto a tempo indeterminato a rischio povertà sono il 7,5%, in aumento dal 6,7% del 2010. Nel caso di lavoratori con contratto temporaneo il rischio di povertà è del 20,5% a fronte del 16,2% in Ue con una crescita di oltre un punto dal 2010 ma di oltre cinque punti dal 2008. Guardando ai dati di contabilità nazionale la Cgil sottolinea come rispetto al periodo pre crisi (il 2008) siano diminuite sia le ore di lavoro (-5,8%) sia le Ula, le unità di lavoro a tempo pieno,(-4,7%).

Il numero totale degli occupati, pur importante rappresenta un’immagine molto parziale della condizione del lavoro in Italia. La qualità dell’occupazione è in progressivo e consistente peggioramento. C’è una ripresa ma non è in grado di generare occupazione quantitativamente e qualitativamente adeguata.

CondividiTweetSendPinCondividiSend
Mariella Marotta

Mariella Marotta

Laureanda in Studi Umanistici, indirizzo in Lettere Moderne, all’Università Federico II di Napoli, è appassionata di arte, letteratura, cinema, moda e da ex pugile, di sport.
Mail: [email protected]

Diritto.news

Via Albona, 81 - 00177 Roma (RM) - Italia
Mail: [email protected]

Le foto presenti su Diritto.news sono state in larga parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione, all’indirizzo mail: [email protected], che provvederà prontamente alla rimozione delle immagini utilizzate.

  • Contatti
  • Privacy e Cookies Policy

Copyright © Diritto.news - Tutti i diritti riservati

No Result
View All Result
  • Home
  • Categorie
    • Diritto
    • Diritto Amministrativo
    • Diritto Civile
    • Diritto del Condominio
    • Diritto dell’Unione Europea
    • Diritto Penale
    • Diritto Processuale Civile
    • Diritto Processuale Penale
    • Esame di avvocato
    • Fisco e tributi
    • Giustizia
    • Lavoro e concorsi
    • News
    • Previdenza
    • Politica ed Economia
    • Scuola
  • Chi siamo
  • Redazione
  • Contatti
  • Privacy e Cookies Policy

Copyright © Diritto.news - Tutti i diritti riservati

Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all'uso dei cookie. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Maggiori informazioni.