Esodati: un’interrogazione per la salvaguardia definitiva

Il punto sulla questione esodati

Il deputato di Fratelli D’Italia Walter Rizzetto ha presentato in Commissione Lavoro della Camera l’interrogazione a risposta n.5/02702 rivolta al al Ministro del lavoro e delle politiche sociali per sapere “se e quali iniziative intenda adottare urgentemente il Ministro interrogato per riconoscere il diritto alla pensione agli esodati individuabili come ex-lavoratori esclusi dai benefici di cui all’articolo 1, comma 214, della legge 11 dicembre 2016, n. 232, per carenza di requisiti, non più occupati al 31 dicembre 2011 per avvenuta risoluzione contrattuale a qualsiasi titolo o che, entro tale data, abbiano sottoscritto accordi collettivi o individuali che, come esito finale, prevedevano la cessazione del rapporto lavorativo, i quali maturino i requisiti pensionistici, vigenti prima dell’entrata in vigore del 6 dicembre 2011, entro il 31 dicembre 2021″.

Si legge nel testo dell’interrogazione: “La legge n. 232 del 2016, articolo 1, commi da 214 a 218 (cosiddetta ottava salvaguardia) prevedeva dei requisiti per l’accesso all’assegno previdenziale, in funzione delle diverse categorie di provenienza dei lavoratori, che hanno determinato delle evidenti discriminazioni; il testo di legge in questione ha previsto una significativa eterogeneità dei termini temporali, utili al riconoscimento del diritto alla pensione che, da una categoria all’altra, si differenzia fino ad oltre cinque anni; pertanto, è necessario intervenire ed uniformare il periodo transitorio entro il quale è riconosciuto il beneficio della salvaguardia, nei confronti di quelle categorie di lavoratori già considerate dalla succitata legge, ma rimaste escluse“.

Le discriminazioni dell’ottava salvaguardia

Rizzetto prosegue:”A titolo di esempio, prendendo il caso di due ex lavoratori, entrambi sessantenni, con pari cumulo contributivo, uno in mobilità e l’altro in contribuzione volontaria o cessato, che hanno raggiunto entrambi i requisiti negli anni dal 2018 o successivi, il primo è stato salvaguardato, mentre l’altro è stato escluso.

Sono circa 6.000 gli esodati che attendono le dovute tutele per accedere al diritto alla pensione, poiché rimasti da anni senza alcun reddito e ulteriormente danneggiati, come predetto, dall’introduzione di criteri e paletti temporali posti per l’accesso alle precedenti salvaguardie, che hanno avuto l’effetto di estrometterli dall’accesso all’assegno previdenziale; le iniquità contenute nell’ottava salvaguardia devono quindi essere sanate nei confronti delle stesse categorie contemplate da detto provvedimento”.

Gli esodati non salvaguardati

Non esiste, dunque, un problema di individuazione della platea dei beneficiari, poiché le tipologie di lavoratori sono le stesse già oggetto della ottava salvaguardia e quindi agevolmente individuabili dall’Inps; ad oggi, irragionevolmente, non è stato adottato alcun provvedimento utile a sanare tale grave situazione, che si protrae ormai da otto anni lasciando nell’indigenza e nella più indicibile disperazione questi ex lavoratori, di fatto, abbandonati dalle istituzioni e privati di ogni reddito”, ha precisato l’esponente di Fratelli D’Italia.

Quello che deve essere introdotto è un provvedimento legislativo circoscritto a detta platea di persone che, di certo, non può trovare surroga in soluzioni previste dall’attuale regime previdenziale (ad esempio la cosiddetta quota 100) per due ragioni: questi lavoratori, cessati quando le regole erario diverse e più favorevoli, sono ora impossibilitati a raggiungere gli attuali requisiti pensionistici; in ossequio a principi di uguaglianza ed equità vanno riconosciuti gli stessi benefici già concessi agli esodati salvaguardati che, in non pochi casi, vantano requisiti addirittura inferiori”, ha chiarito Rizzetto.

Il commento del Comitato 6.000 Esodati Esclusi

“Ringraziamo vivamente l’On. Walter Rizzetto per avere recepito la nostra richiesta e avere presentato in Commissione Lavoro della Camera l’Interrogazione nr. 5/02702 al Ministro del Lavoro in merito alla quantificazione della nostra platea e ai provvedimenti da emanare per la #Salvaguardia definitiva dei 6.000 #Esodati ancora esclusi!”, ha commentato Gabriella Stojan, coordinatrice del Comitato 6.000 Esodati Esclusi.

“Confidiamo che il nuovo Ministro Nunzia Catalfo dia rapidamente seguito dando finalmente conclusione al nostro calvario entro l’attuale Legge di Bilancio”, ha aggiunto.

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