Cgil, Cisl e Uil sono stati auditi presso la Commissione Finanze della Camera nell’ambito dell’esame, in sede referente, del disegno di legge C. 2220 di conversione del decreto-legge n. 124/2019, recante “Disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili”. Per Cgil, Cisl e Uil si tratta solo di un primo passo per la lotta all’evasione e auspicano l’intervento di interventi più incisivi.
Nel documento presentato dai sindacati viene espresso un giudizio positivo sulla “riduzione dell’utilizzo del contante” prevista dal DL fiscale ed il conseguente incentivo dei pagamenti elettronici. Si legge nel documento:”Il combinato di questi interventi può avere un efficace impatto nel contrasto all’evasione, poiché favorire l’uso della moneta elettronica è uno dei modi più efficaci per combattere seriamente l’evasione fiscale”.
Incentivi ai pagamenti elettronici
Per i sindacati è fondamentale in questo processo la previsione di incentivi che incoraggino i pagamenti elettronici, così come è Importante anche “l’introduzione e l’implementazione di sanzioni amministrative pecuniarie nei casi di mancata accettazione di un pagamento, di qualsiasi importo, che venga effettuato con moneta digitale. “Crediamo inoltre che questo Governo ed il Parlamento non debbano compiere alcun passo indietro fuggendo dalla vulgata che vorrebbe i nostri cittadini incapaci di gestire la moneta elettronica”, hanno puntualizzato Cgil, Cisl e Uil.
Versamento diretto dell’Iva
Le sigle sindacali hanno chiesto che venga esteso “il meccanismo della ritenuta alla fonte anche ai redditi di lavoro autonomo implementando meccanismi che consentano il versamento diretto dell’Iva e di anticipi su le altre imposte”. Cgil, Cisl e Uil hanno chiesto, inoltre, che vengano intensificati i controlli contro l’evasione fiscale. “Occorrerebbe varare una ‘regola d’oro’ che preveda controlli sui redditi dichiarati almeno una volta ogni 5 anni”, hanno precisato i sindacati.