Disoccupazione: la proposta del tedesco Olaf Scholz, protezione unica in Ue!

Il ministro delle Finanze tedesco, Olaf Scholz, socialdemocratico, lancia l’idea di uno schema europeo di sussidi di disoccupazione nella Ue. Questo schema sarebbe efficace per gestire le crisi e gli esuberi di lavoratori. E rilancia la Tobin Tax come tassa europea sulle transazioni finanziarie.

La proposta di Olaf Scholz: un fondo unico di sussidi di disoccupazione in Europa.

Un fondo unico di sussidi di disoccupazione in Europa per proteggere i lavoratori che perdono il lavoro: la proposta arriva dalla Germania ed è del ministro delle Finanze del governo di Grande Coalizione di Angela Merkel, il socialdemocratico Olaf Scholz.

Il progetto rientra nell’ambito del pacchetto di riforme che la Germania e la Francia vogliono preparare in vista del summit del capi di governo dei Paesi dell’Unione europea di giugno. Scholz è favorevole di un’integrazione dei sistemi nazionali di assicurazione contro la disoccupazione con una riassicurazione per l’intera area euro.

Con il suo schema, se un Paese dell’eurozona dovesse fronteggiare una crisi economica con massicce perdite di posti di lavoro e quindi un carico pesante sul sistema nazionale di protezione sociale, il singolo Stato potrebbe accedere a un prestito fornito da questo fondo di riassicurazione.

Quando poi la recessione sarà finita lo Stato rimborserà il fondo del prestito. Nello stesso tempo però tutti i paesi dovrebbero fare degli sforzi per rendere le loro reti di protezione sociale dei lavoratori il più preparate possibile per una crisi. Scholz ha già applicato questo schema in Germania durante la crisi del 2008 quando era vicecancelliere e ministro del Lavoro e varò un programma di aiuti statali alle imprese per finanziare il taglio delle ore di lavoro, il cosiddetto schema Kurzarbeit.

Scholz ha già pronta la risposta verso chi, in casa, possa contestargli che si tratterebbe della mutualizzazione di fondi da parte dei Paesi più ricchi e forti dell’Europa — ovvero, la Germania in primo luogo — verso quelli più deboli.

La Germania ci guadagnerebbe perché le riserve dell’Agenzia federale per l’impiego non saranno toccati e nessun debito verrà messo in comune. Il modello cui Scholz guarda sono gli Stati Uniti, ha spiegato allo Spiegel, dove i sistemi di protezione sociale sono nazionali ma possono attingere a un fondo federale per non pesare troppo sui bilanci del singolo Stato.

Scholz ha anche ribadito l’idea già espressa lo scorso mese di volere introdurre una tassa sulle transazioni finanziarie in tutta Europa, la Tobin Tax (già presente in Italia). Una proposta che è sostenuta anche dalla Francia e che punta per questa via ad alimentare il bilancio europeo. Secondo Scholz nel bilancio europeo potrebbero arrivare tra i 5 e i 7 miliardi di euro ogni anno, se venisse adottata nell’intera Unione europea

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