Diritto d’autore: oggi il Parlamento Europeo si riunisce per votare sul Copyright!

Diritto d'autore: oggi il Parlamento Europeo si riunisce per votare sul Copyright!

Oggi mercoledì 12 settembre 2018 dalle 12:30, il Parlamento Europeo si riunisce nella sessione plenaria a Strasburgo per esprimere il voto sulla nuova direttiva relativa al copyright, ossia in merito alle nuove norme studiate per modificare la disciplina del diritto d’autore in Europa, di cui ormai da molti mesi si dibatte.

La nuova votazione di oggi giunge a distanza di due mesi dalla precedente, in cui la maggioranza dei parlamentari europei bocciò la proposta per discutere nuovamente di alcuni articoli e ridurre i rischi derivanti dalla libera circolazione delle informazioni online.

Il motivo dell’introduzione di norme di modifica del diritto d’autore a livello europeo.

La proposta direttiva sul copyright si pone come obiettivo quello di cambiare le regole sul diritto d’autore nell’Unione Europea, aggiornate al 2001, quando la realtà su Internet era di gran lunga differente rispetto a quella di oggi. Inoltre, le modifiche proposte si pongono come risultato quello di armonizzare le leggi sul copyright nei singoli stati, su norme comuni più chiare, a partire dalle ogni stato può emanare i propri singoli regolamenti.

Il confronto ha avuto in particolare ad oggetto gli articoli, l’11 e il 13, e molti sono stati gli emendamenti discussi in merito. La nuova direttiva sul copyright vorrebbe creare un bilanciamento nel rapporto tra le piattaforme online – Google, Facebook e gli altri – e gli editori, che si lamentano si un utilizzo dei loro contenuti da parte delle prime senza ricevere un compenso adeguato.

I difficile rapporto tra gli editori ed i motori di ricerca ed i social.

Le modifiche alla normativa sul copyright si innesta nella polemica condotta da tempo dagli editori, che accusano i social network e i motori di ricerca di usare i loro contenuti (per esempio con le anteprime degli articoli su Google o nel Newsfeed di Facebook), senza in cambio nessun compenso.

Le piattaforme, invece, sostengono di tutelare gli interessi degli editori, visto che il traffico arriva in buona parte dalle anteprime pubblicate sui social oppure all’interno delle pagine trovate nei risultati dei motori di ricerca.

La direttiva dispone che ogni stato membro deve garantire agli editori compensi “consoni ed equi” per l’uso dei loro materiali da parte dei “fornitori di servizi nella società dell’informazione”. Gli emendamenti hanno spiegato che il principio ha ad oggetto le grandi piattaforme e non gli utilizzi privati dei link e il loro impiego non commerciale, come all’interno dei progetti di conoscenza condivisa (“wiki”) come Wikipedia.

Il pensiero di Ennio Morricone sull’importanza del diritto d’autore.

Per il compositore Ennio Morricone il voto sulla direttiva relativa al diritto d’autore rappresenta per il Parlamento europeo un’occasione imperdibile per correggere una delle storture del mercato digitale e dare un forte segnale a difesa della dignità del lavoro di tutti gli autori.

Per Morricone l’Europa deve impegnarsi per garantire ai musicisti e gli altri artisti di ricevere una giusta remunerazione ogni qualvolta vengano utilizzate le loro opere e possano avere un guadagno dignitoso con i frutti del proprio lavoro creativo.

Il mezzo prescelto, secondo Morricone, deve essere quello della negoziazione di accordi equi di licenza tra queste piattaforme e i titolari di diritti. Inoltre, l‘obiettivo deve essere quello non di legiferare nell’interesse di una sola categoria, ma per la tutela delle future generazioni di autori, da cui potranno trarre beneficio tutti i cittadini europei.

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