Il ministero dell’Economia lavora sul documento da presentare alle Camere e che sarà la base della nuova legge di bilancio. Il Def sarà presentato il 10 aprile e fotograferà soltanto la situazione attuale, senza includere progetti. Il Mef sostiene che questi spettino al nuovo esecutivo.
In cosa consiste il Def e cosa non è compreso nel documento.
Il ministero dell’Economia è al lavoro per la redazione del nuovo Documento di economia e finanza. Questo sarà la base della prossima legge di bilancio e sarà presentato alle Camere il 10 aprile. Sarà un documento quanto più possibile asciutto e asettico e tratterà dell’andamento dell’economia internazionale, delle previsioni per quella italiana,dei conti pubblici. Ma non si farà accenno a nessun nuovo obiettivo o impegno politico, in quanto il nuovo Governo non si sa cosa potrà realizzare. Né il Def sarà oggetto di confronto politico con la vecchia maggioranza o i partiti che si sono candidati a governare nelle recenti elezioni del 4 marzo.
Se per il 10 aprile il Parlamento non avesse ancora espresso un nuovo governo, l’attuale esecutivo si limiterà a produrre i dati essenziali dell’economia e la tendenza dei conti pubblici. Come abbiamo accennato non si farnanno programmi, e non si stabiliranno nuovi obiettivi o tanto meno ci si esprimerà su come per ottenerli.
Il Documento, dunque, sarà nient’altro fotografia della situazione economica attuale. Le previsioni di crescita potrebbero essere leggermente ritoccate, ma il percorso di risanamento dei conti pubblici rimane quello segnato, con la progressiva riduzione del deficit pubblico, fino al «sostanziale pareggio di bilancio» assicurata dall’aumento dell’Iva.
Vi sono dei timori per quanto riguarda il debito pubblico: la correzione dei conti di quest’anno, per la Ue, rischia di non essere sufficiente. I margini di bilancio sono ridotti e in più c’è il rischio di un rialzo della spesa per interessi. Problemi di cui dovrà farsi carico, molto presto, il nuovo esecutivo.
