Decreto sui vaccini: obbligatori per gli operatori sanitari!

Vaccini anti-Covid e cure: cosa è autorizzato e cosa no. Il punto della situazione

L’obbligo di vaccinarsi contro il coronavirus cui sta lavorando il Governo non è riferito a tutto il personale sanitario ma solo a chi al suo interno lavora a contatto con i pazienti. Sono impegnati sul testo tre ministeri, Giustizia, Sanità e Lavoro oltre alla presidenza del Consiglio dei ministri. Per scongiurare sul nascere gli eventuali contenziosi, si sta studiando nell’ambito del decreto che dovrebbe rendere obbligatorio il vaccino per gli operatori sanitari a contatto con i pazienti, l’ipotesi di un cambio di mansioni per chi continua a rifiutare il vaccino.

Sanzioni per gli operatori che non si vaccinano!

Quella di cui sopra come è un’alternativa alle sanzioni che si stanno ancora definendo, come la sospensione o forse persino il licenziamento. Questi potrebbero essere i provvedimenti previsti per quella parte del personale sanitario che, pur essendo a contatto con gli ammalati decide di non procedere alla vaccinazione.

Fra le altre cose, Draghi si è espresso sul vaccino russo Sputnik: «Starei attento a fare questi contratti su Sputnik perché ieri la presidente della commissione ha messo in luce come, da un’indagine fatta dalla commissione, possono produrre massimo 55 milioni di dosi, di cui il 40% in Russia e il resto all’estero. È un vaccino in due dosi, a differenza di Johnson & Johnson, e all’Ema non è stata ancora presentata formale domanda. L’Ema sta facendo review delle varie componenti e non si prevede che l’Ema si pronunci prima di tre o quattro mesi. Se va bene il vaccino sarebbe disponibile nella seconda parte dell’anno».

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