Decreto sblocca cantieri: approvazione definitiva alla Camera

Decreto sblocca cantieri: approvazione definitiva alla Camera

Nella seduta di giovedì 13 giugno, la Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge di conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 18 aprile 2019, n. 32, recante disposizioni urgenti per il rilancio del settore dei contratti pubblici, per l’accelerazione degli interventi infrastrutturali, di rigenerazione urbana e di ricostruzione a seguito di eventi sismici , già approvato dal Senato.

“La conversione in legge del cosiddetto ‘Sblocca cantieri’ in Sicilia non solo non sbloccherà niente ma aumenterà i rischi di malaffare e di infiltrazioni mafiose”, ha dichiarato  il segretario generale della Fillea Cgil Sicilia, Mario Ridulfo, sottolineando che “con questa iniziativa del governo l’avvio dei cantieri subirà ulteriori ritardi, cosa grave per settori come l’edilizia e le costruzioni già piegati nell’Isola da 10 anni di crisi”.

Le critiche dei sindacati

“Il provvedimento, anche se ridimensionato rispetto alle intenzioni del governo sospende l’obbligo dei comuni non capoluogo di fare gare attraverso le stazioni appaltanti, riducendo dunque le funzioni dell’autorità anticorruzione, quindi prescrizioni come quella di scegliere i commissari tra gli esperti iscritti nell’apposito albo dell’Anac“, ha precisato Ridulfo.

“Si va dunque all’affidamento diretto  con tutti i rischi correlati”. Inoltre, aggiunge il segretario della Fillea, “si apre la strada alla spesa ‘allegra’. Il ritorno al General Contractor  comporterà la privatizzazione di fatto della progettazione perché sarà impossibile per una stazione appaltante pubblica priva di personale tecnico portarla avanti. Si aggiunge, cosa grave, la riduzione delle spese per la sicurezza nell’offerta complessiva”.

“Sbagliato e pericoloso”

“In questi giorni durante le audizioni alla Camera dei Deputati ed al Senato e nei tanti momenti di protesta come quello di oggi lo abbiamo detto e continueremo a ripeterlo: questo decreto sblocca cantieri non solo è sbagliato ma è soprattutto pericoloso”. Lo ha dichiarato il Segretario confederale della Cisl, Andrea Cuccello. “E’ sbagliato perché si basa sul principio del ‘fare’ e non del ‘fare bene’. Ed è pericoloso per la finanza pubblica: il combinato disposto dall’innalzamento della soglia del subappalto dal 30 al 40 %, la soglia troppo alta dell’ affidamento diretto ed il ripristino del massimo ribasso, infatti, sono una pessima notizia per tutti i cittadini”. “Ci dispiace che il Governo si sia chiuso, ma come dice un vecchio detto popolare ‘non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire’ ed in questo caso l’ Esecutivo si è comportato assolutamente in questo modo, è stato sordo rispetto alle proposte più volte presentate dal sindacato, minando così i diritti e la sicurezza dei lavoratori”.

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