Decreto Ristori 5: nuovo esonero contributivo per chi rinuncia alla CIG!

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Il decreto Ristori 5 prevede un nuovo esonero contributivo per chi rinuncia alla cassa integrazione che il governo si prepara a prolungare con il prossimo scostamento di bilancio. Ad annunciarlo, a titolo di incentivo per coloro che rinunciano alla CIG è stata la ministra del Lavoro Nunzia Catalfo a margine dell’approvazione dello scostamento di bilancio dal Parlamento.

Come spiega il sito money.it, si tratta non solo di un esonero contributivo nel decreto Ristori 5, in quanto lo scostamento da 32 miliardi dovrebbe prevedere anche 26 settimane di cassa integrazione, pur differenziate per settori maggiormente. C’è anche il caso, ma ancora non si hanno certezze in merito, di una eventuale proroga della Naspi.

Esonero al 100%!

Secondo la Catalfo, l’esonero contributivo del decreto Ristori 5 dovrebbe essere del 100%, ma solo per chi rinuncia alla cassa integrazione. Come abbiamo detto all’inizio, infatti, il decreto Ristori 5 prevederebbe un prolungamento della cassa integrazione sebbene al momento questo non è sicuro. La ministra Nunzia Catalfo, dopo le parole del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e lo scostamento di bilancio da 32 miliardi approvato dal Parlamento, ha esposto le ultime novità con un post su Facebook.

Le parole della Catalfo!

“La priorità è la tutela del lavoro. Per questo fra le misure a cui sto lavorando in vista del nuovo decreto Ristori, e sulle quali nei prossimi giorni mi confronterò con sindacati e imprese, c’è la proroga della cassa integrazione Covid-19, che arriverà fino a 26 settimane per assegno ordinario e Cig in deroga, e dello sgravio contributivo al 100% alternativo all’utilizzo della cassa per chi riporta i lavoratori in azienda. ”

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