Decreto Ristori 5: a chi spetta e requisiti per avere il bonus

Decreto Ristori 5: a chi spetta e requisiti

Entro la fine del mese in corso vedrà la luce il Decreto Ristori 5, in cui saranno emanati altri incentivi a favore di varie categorie colpite dalla crisi economica. Scopriamo insieme per sommi capi i requisiti necessari e le categorie interessate dal nuovo provvedimento di carattere economico. Tra le altre misure verrà prorogata la cassa in deroga e l’assegno ordinario, verranno stanziati altri fondi per la decontribuzione delle partite Iva e verrà rifinanziamento il reddito di cittadinanza. Previste ulteriori 26 settimane di cassa integrazione, il blocco selettivo dei licenziamenti, proroga reddito di cittadinanza e Naspi.

Decreto Ristori 5: le categorie interessate e i requisiti

Il Decreto Ristori 5 sarà finanziato con lo scostamento da 32 miliardi che il Parlamento ha approvato, e cercherà di tutelare molte categorie di lavoratori come i titolari di partita iva, gli stagionali del turismo e delle terme; quelli in somministrazione operanti nel settore turismo e degli stabilimenti termali; dipendenti stagionali non del settore turismo; gli intermittenti; gli autonomi. Previsto per loro un bonus una tantum da 1000 euro, a parziale indennizzo delle perdite registrate a fonte delle nuove chiusure e limitazioni subite dalle attività economiche.

Bonus partite Iva: requisiti

In arrivo una nuova indennità per i lavoratori autonomi, un bonifico da 1000 euro. Il nuovo Decreto Ristori l’obiettivo è quello di non basarsi sui codici Ateco, bensì di assicurare indennizzi a tutte le partite IVA e gli imprenditori in grado di dimostrare di aver subito un calo del fatturato a causa del blocco delle attività determinate dall’emergenza Coronavirus. Per ottenere il bonus sono richiesti alcuni requisiti: essere in possesso della partita IVA da almeno 3 anni; essere in regola con i contributi INPS; avere un reddito inferiore a 50mila euro all’anno. Infine, si potrà beneficiare del bonus se si dimostra di non essere beneficiari di alcun altro sostegno al reddito.

Autonomi senza Partita Iva

Per i lavoratori intermittenti e per gli autonomi privi di Partita Iva, potranno presentare la domanda i lavoratori autonomi sprovvisti di partita IVA e non iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, a patto che questi siano stati titolari di contratti autonomi occasionali nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2019 e il 29 ottobre 2020. Per avere a tale forma di indennizzo è necessaria l’iscrizione alla Gestione separata dell’Inps con accredito di almeno un contributo mensile (sempre nel periodo compreso tra il 1 gennaio 2019 e la data di entrata in vigore del Decreto Ristori).

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