Anche per i lavoratori domestici l’INPS ha attivato il servizio finalizzato alle richieste del bonus di cinquecento euro al mese per due mesi, aprile e maggio 2020. Questa sussidio è rivolto a colf e badanti con contratto regolare che non convivono con il datore di lavoro e sono impiegati per almeno dieci ore alla settimana. Per quanto riguarda i lavoratori in nero, questi possono chiedere il reddito di emergenza.
Esclusi dal decreto Cura Italia, i lavoratori domestici rimasti disoccupati o con le ore ridotte dalle famiglie costrette a isolarsi in casa per l’emergenza coronavirus, hanno ottenuto nel decreto Rilancio tale bonus, che tuttavia è più basso sia della cassa integrazione prevista per tutti i lavoratori dipendenti, che del sussidio per i lavoratori autonomi, che assomma a seicento euro.
Come fare richiesta
I lavoratori domestici che vogliano fare la richiesta attraverso il sito INPS, devono essere muniti del Pin INPS, dello Spid, della Carta nazionale dei servizi (Cns) o della Carta di identità elettronica. In questi giorni i sindacati del lavoro domestico hanno chiesto modifiche al decreto in sede di conversione in legge, perché oggi come oggi non è inclusa una parte importante dei lavoratori, come per esempio le badanti che convivono con il datore di lavoro.