Decreto Rilancio: detrazioni, sconti e crediti d’imposta cedibili!

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Il Decreto Rilancio (per la cronaca articolo 121 D.L. 34/2020), poiché si pone l’obiettivo di sostenere la ripresa dell’economia a seguito della crisi che è stata scatenata dall’emergenza sanitaria dovuta alla pandemia di coronavirus, introduce, in via del tutto sperimentale, un meccanismo di trasformazione di alcune detrazioni fiscali in sconto sul corrispettivo dovuto e in credito d’imposta cedibile.

In particolare, come riporta il sito ecnews.it, “i soggetti che sostengono, nel 2020 e nel 2021, spese per determinati interventi (specificamente elencati nel comma 2) possono optare, in luogo dell’utilizzo diretto della detrazione fiscale per gli stessi prevista”, per le alternative che andiamo a specificare nel prossimo paragrafo.

Opzioni

In primo luogo possono optare per un contributo, sotto forma di sconto sul corrispettivo dovuto fino a un importo massimo pari al corrispettivo stesso, anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e da quest’ultimo recuperato sotto forma di credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, ivi inclusi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari. In secondo luogo c’è l’opzione per la trasformazione del corrispondente importo in credito d’imposta, con la possibilità di successiva cessione ad altri soggetti, tra cui istituti di credito e altri intermediari finanziari.

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