Decreto Milleproroghe: via libera al senato con 148 sì, passa alla Camera

Decreto Milleproroghe: via libera al senato con 148 sì, passa alla Camera

Via libera al senato del Decreto Milleproroghe. L’Aula del Senato ha approvato il decreto Milleproroghe con 148 sì, 110 no e 3 astenuti. Il provvedimento passa ora alla Camera. La seconda lettura del provvedimento, in scadenza il 23 settembre 2018, è prevista alla ripresa dei lavori parlamentari dopo la pausa estiva.

Decreto Milleproroghe: slittano obbligo vaccini e le nuove imposte su sigarette elettroniche.

Scintille in Aula durante la discussione sul decreto (Dl 91/2018), i senatori Pd sono intervenuti sul processo verbale della seduta, prendendo la parola contro l’emendamento che fa slittare le sanzioni per chi non rispetta l’obbligo vaccinale.

Botta e risposta tra il capogruppo dem, Andrea Marcucci, e la presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati. Il presidente dei senatori Pd ha sottolineato che la discussione sul processo verbale non può essere conteggiata all’interno del contingentamento stabilito per l’esame del decreto.

Le sanzioni per chi viola l’obbligo sui vaccini slittano al 2019-2020. In attesa che il decreto venga convertito definitivamente le famiglie a inizio anno scolastico dovranno ancora presentare l’autocertificazione.

Voci contrarie in merito allo slittamento dell’obbligo vaccinale si sono levate anche all’interno del M5S, con la senatrice Elena Fattori che ha votato contro la maggioranza dopo aver ricordato i rischi per i bambini immunodepressi a rischio di esclusione scolastica.

La Federazione degli ordini dei medici ha lanciato un appello per cambiare la legge e le Regioni hanno minacciato il ricorso alla Consulta. Il vicepremier Luigi Di Maio ha ribadito che il M5S è fermamente convinto che le vaccinazioni ai bambini vanno fatte e per il governo sono una priorità ma la sanzione è un approccio sbagliato e anche in campagna elettorale dicevano che non si poteva danneggiare i bambini negando loro il diritto di studio.

Slittano al prossimo anno anche le nuove imposte su sigarette elettroniche e si allungano i termini per il completamento della riforma delle banche popolari e di quelle di credito cooperativo varate dal governo Renzi.

Inoltre, il termine per il passaggio al mercato libero di gas ed energia elettrica passa dal 2019 al 2020 . E vengono spostati all’1 gennaio 2020 anche i termini di sospensione del pagamento di bollette energetiche e telefoniche nonché dei bolli assicurativi per le popolazioni dei territori di Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria colpiti dal terremoto del 2016.

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