Decreto Fiscale. Obbligo Pos con credito d’imposta del 30%!

giuseppe-conte-min

Siamo alla bozza finale del testo che ha ottenuto l’ok dalla Ragioneria. Tra le novità il provvedimento per abbassare i costi d’esercizio dei commercianti che entrerà in vigore insieme alle sanzioni per chi accetta solo il contante. Ma le banche non concedono il taglio. Il prestito per Alitalia va a 400 milioni, arrivano tre miliardi di tagli ai ministeri e 5,3 miliardi nel 2020 per il fondo taglia tasse. Sono state confermate le nuove soglie di punibilità e le pene più alte per gli evasori.

E quindi un credito d’imposta del 30% delle commissioni sulle transazioni con carte e bancomat che sarà riconosciuto alle piccole attività con ricavi e compensi entro i 400.000 euro all’anno. Dopo le polemiche dei commercianti per le sanzioni per chi non utilizza il Pos, e la relativa richiesta di abbassare le commissioni sui pagamenti elettronici, questo è il primo intervento del governo.

Non un taglio, ma un credito d’imposta!

Non si tratta di un taglio, come chiedevano gli esercenti, ma di un credito d’imposta che partirà dalle spese sostenute dal primo luglio 2020, in contemporaneità con l’entrata in vigore delle multe per chi non accetta il Pos. Le altre novità contenute nello schema finale di decreto legge vanno dal prestito per Alitalia che sale a 400 milioni fino ai 3 miliardi di tagli ai ministeri. Poi una riduzione degli acconti per le partite Iva e 5,3 miliardi nel 2020 per il fondo taglia tasse.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Diritto.news

Informazioni sull'autore