Decreto fiscale: l’analisi delle novità introdotte

Decreto Fiscale: le novità del provvedimento

Nell’ambito delle audizioni in corso per la “Conversione in legge del decreto-legge 26 ottobre 2019, n. 124,
recante disposizioni urgenti in materia fiscale e per esigenze indifferibili”, i sindacati Cgil, Cisl e Uil hanno presentato una memoria nella quale vengono analizzati le novità introdotte dal Decreto. Le sigle sindacali  sono convinte che per “poter perseguire nel nostro Paese la creazione di un fisco realmente equo sia necessario un netto cambiamento nel contrasto all’evasione fiscale con una messa in campo di una reale e forte volontà politica di colmare questo vulnus fiscale e democratico”.

La Commissione governativa sull’economia non osservata ha quantificato in oltre 109 miliardi di euro l’evasione annua, di cui 35 miliardi di euro di sola imposta Iva. Il decreto fiscale, nelle intenzioni del Governo, si propone l’obiettivo di avviare una nuova stagione nella lotta all’evasione. Cgil, Cisl e Uil  commentato i primi articoli del Decreto fiscale in esame, in particolare gli artt. 1, 2, 3 , che hanno per  oggetto il rafforzamento dei controlli sulle compensazioni dei tributi.

L’analisi di Cgil, Cisl e Uil

Per la piattaforma sindacale “compensare un debito con un credito nei rapporti con l’erario è una importante semplificazione per il contribuente, ma le zone grigie che ancora persistono nel nostro sistema hanno consentito negli anni il proliferare di abusi che sono parte integrante del pesante Tax Gap sofferto oggi dal nostro Paese”. Per i sindacati è “particolarmente rilevante è la disposizione declinata all’articolo 4 che è stata introdotta per tutelare l’erario nelle catene di appalti (largamente intesi, quindi anche subfornitura, logistica, spedizione e trasporto), circostanziando la responsabilità del committente in caso di omessi o tardivi pagamenti. Inoltre
dalla relazione illustrativa si evince che, negli stessi casi sarà previsto un reverse charge dell’IVA”.

Riduzione dell’utilizzo del contante

Nella memoria presentata, di sindacati giudicano in maniera positiva “la riduzione dell’utilizzo del contante, ai sensi dell’art. 18 del D.L. in esame e il conseguente incentivo dei pagamenti elettronici, sulla base degli artt. 19 e 20 . Il combinato di questi interventi può avere un efficace impatto nel contrasto all’evasione, poiché, favorire l’uso della moneta elettronica è uno dei modi più efficaci per combattere seriamente l’evasione fiscale“.

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