Decreto Dignità: ecco perchè danneggia il mercato del lavoro

Decreto Dignità: ecco perchè danneggia il mercato del lavoro

Decreto dignità, le ultime novità. Il sole 24 ore in un articolo di approfondimento scritto da Giampiero Falasca, ha spiegato perchè il decreto Dignità approvato dal consiglio dei ministri danneggia il mercato del lavoro.

Il testo del decreto dignità approvato, il 2 luglio 2018, contiene le misure per il contrasto al precariato, alla delocalizzazione e la salvaguardia dei livelli occupazionali, al gioco d’azzardo e misure in materia di semplificazione fiscale.

Ecco perchè il decreto dignità danneggia il mercato del lavoro.

Come riportato sul ilsole24ore, la norma dei contratti a termine danneggia il mercato del lavoro non tanto perché sia sbagliata la finalità del provvedimento. È giusto e doveroso preoccuparsi di contrastare l’eccessiva precarizzazione dei rapporti di lavoro, ha aggiunto, Giampiero Falasca, ma non colpendo gli obiettivi sbagliati.

Secondo l’esperto del sole24ore, la lotta alla precarietà deve essere condotta colpendo le reali radici del fenomeno, ovvero tutte quelle situazioni dove i lavoratori, pur avendone diritto, non hanno copertura previdenziale, o dove sono costretti ad accettare contratti irregolari per lavorare (per esempio false partite Iva, collaborazioni simulate, part time che mascherano rapporti a tempo pieno, ecc.).

Giampiero Falasca, ha spiegato che non ha, alcun senso iniziare una battaglia contro la precarietà del lavoro iniziando dal contratto a termine e dalla somministrazione di lavoro, in quanto sono forme contrattuali che garantiscono un’applicazione piena e integrale di tutte le tutele fondamentali del lavoro subordinato. Sottolineando che è possibile parlare di alcuni correttivi anche per questi rapporti, che rischiano di durare troppo a lungo.

La soluzione, ha spiegato l’esperto del ilSole24ore, per prevenire questo rischio sarebbe quella di ridurre la durata massima di questi rapporti, per stimolare un approccio più responsabile dei datori di lavoro ed evitare che la fase di transizione verso la stabilizzazione lavorativa sia troppo lunga.

Poi ha continuato, Giampiero Falasca, nel testo del decreto Dignità ci sono norme che sembrano costruite al solo scopo di ricreare contenziosi che, fino a qualche anno fa, ruotava intorno a questi contratti.

In merito all’innalzamento del risarcimento del danno spettante in caso di licenziamento illegittimo, spiega l’esperto, avrà un effetto molto negativo sull’attrattività del sistema Paese, sia per il costo aggiuntivo che potrebbe generare, sia per il messaggio di scarsa affidabilità che manda un ordinamento che cambia le regole in continuazione. Ha concluso, che con queste misure contenute nel Decreto Dignità, si avranno più cause e meno occupati.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright Diritto.news

Informazioni sull'autore