Decreto crescita, cosa prevede e i nuovi emendamenti per la famiglia!

Reddito d'inclusione, abrogati i requisiti familiari dal 1° giugno 2018

Il 24 aprile 2019 il Consiglio dei ministri ha dato il via libera definitivo, in seconda deliberazione, al decreto crescita. Lo scorso 30 aprile 2019, è avvenuta sua pubblicazione in Gazzetta ufficiale ed è entrato in vigore il 1 maggio 2019. Le novità previste dal provvedimento, vanno dalla rottamazione delle imposte locali e bollo auto alla riduzione dell’Ires.

«Il pacchetto di misure che abbiamo messo in campo include innanzitutto una serie di norme studiate per il nostro prezioso tessuto di piccole e medie imprese, favorendone l’accesso a numerose forme di finanziamento e riducendo in modo significativo il carico fiscale che grava sulle loro spalle», ha dichiarato il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

Decreto crescita: ecco i nuovi emendamenti per la famiglia

Lorenzo Fontana, ministro per la Famiglia e le Disabilità, ha presentato due emendamenti al decreto crescita. Si tratta del Bonus bebè potenziato e ampliato per i redditi Isee fino a 35mila euro e detrazioni fiscali per l’acquisto di pannolini e latte in polvere.

“Continuiamo la politica seria e concreta per il rilancio della natalità – ha spiegato il ministro Fontana – dopo quasi un anno, tutti nel governo si sono resi conto che il rilancio demografico è la sfida per lo sviluppo e il futuro del Paese. Sono diventati miei discepoli”.

Nel dettaglio, l’assegno mensile del Bonus Bebè passerebbe da 80 a 110 euro mensili, elevati a 132 euro nel caso dei figli successivi al primo, per gli Isee tra 7 e 35mila euro e resterebbe a 160 e a 192 euro, rispettivamente, per quelli con Isee sotto 7mila euro. Il monitoraggio delle spese viene affidato all’Inps. Il costo della misura è valutato in 51 milioni, 315 milioni e 300 milioni per ciascun anno del periodo 2019-2021: le risorse arrivano dalla dotazione del Reddito di cittadinanza, quei denari “avanzati” per il fatto che la platea che ne ha fatto richiesta è inferiore alle stime iniziali.

Per quanto riguarda, invece, lo sconto fiscale sull’acquisto di pannolini e confezioni di latte “in polvere o liquido”, il tetto massimo di 1.800 euro l’anno per figlio, con la possibilità di dare un credito d’imposta fino alla metà della detrazione che non dovesse trovare capienza. La platea di bambini stimata è di 1,173 milioni, per una spesa massima detraibile di circa 2 miliardi.

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