Ddl anti-corruzione, approvato dal Consiglio dei ministri. Daspo a vita per reati sopra 2 anni

Ddl anti-corruzione, approvato dal Consiglio dei ministri. Daspo a vita per reati sopra 2 anni

Il Consiglio dei ministri ha approvato il ddl anti-corruzione, denominata “Legge Spazza Corrotti” messa a punto dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Il provvedimento prevede una serie di misure per contrastare la corruzione, come l’agente provocatore, una figura sotto copertura che dovrebbe provocare un funzionario ad accettare una tangente, per poi incastrarlo e il daspo per i corrotti. Tra le novità c’è anche lo stop al finanziamento anonimo ai partiti e alle fondazioni.

Al Consiglio dei ministri non ha preso parte il vicepremier Matteo Salvini.  Il vicepremier e ministro dell’Interno si è giustificato per l’assenza, ha detto il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte.

Ddl Anticorruzione, approvato il disegno di legge che prevede il Daspo per i tangentisti e l’agente sotto copertura.

Il ddl, ha dichiarato il premier Giuseppe Conte in conferenza stampa dopo il consiglio dei ministri, è uno dei provvedimenti particolarmente significativi e qualificanti delle iniziative di governo. È un provvedimento che si inquadra nell’ambito delle riforme strutturali che servono al nostro Paese.

L’obiettivo del governo, ha aggiunto ancora il premier, è quello di restituire all’Italia competitività. Il nostro Paese, ha detto, ha risorse culturali, economiche e sociali e bisogna cercare di realizzare le condizioni perché queste potenzialità si sviluppino.

Il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede illustrando il provvedimento ha spiegato che se una persona è condannata in via definitiva per corruzione non avrà più la possibilità di stipulare contratti con la Pubblica amministrazione. Per condanne fino a due anni, il Daspo può durare da 5 a 7 anni.

Poi ha aggiunto il ministro che, quando invece la condanna è superiore a 2 anni il Daspo è a vita. Con questa legge, ha continuato Alfonso Bonafede dimostriamo che il governo vuole fare tesoro di quanto accaduto negli anni passati e varare legge anti corruzione all’avanguardia, che ci mette come Paese leader in questo campo. Non lasceremo scampo – ha aggiunto il ministro – ad alcun tipo di corruzione.

Una revoca del daspo dagli appalti potrà essere concessa in caso di riabilitazione, ma solo passati 12 anni dall’espiazione della pena. Un periodo di tempo a cui vanno aggiunti i tre anni previsti per ottenere la riabilitazione. È questa una delle principali modifiche introdotte nel ddl anticorruzione.

Ad annunciare lo stop al finanziamento anonimo ai partiti e alle fondazioni. è stato il vicepremier e ministro Luigi Di Maio. Altro punto importante del ddl anti-corruzione è quello dei “pentiti” della corruzione che viene data la possibilità di pentirsi. Il presupposto – ha detto Bonafede – è che la confessione sia volontaria e su fatti non ancora oggetto di indagine. I reati devono essere stati commessi non più di sei mesi prima. Chi si pente poi deve restituire il maltolto, inoltre deve essere esclusa la premeditazione.

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