Davos 2019, le dichiarazioni del ministro dell’economia Tria

Manovra, oggi la lettera in risposta all'Ue

A Davos, è in corso come ogni anno, il World Economic Forum fino al 25 gennaio 2019. Presente anche il ministro dell’Economia Giovanni Tria e il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il ministro dell’economia, durante la conferenza stampa ha parlato del decretone che contiene i provvedimenti su Reddito di cittadinanza e quota 100. Vediamo insieme le sue dichiarazioni.

Davos 2019, le dichiarazioni del ministro dell’economia Tria su reddito di cittadinanza e quota 100!

Per quanto riguarda il decretone che contiene le due misure cardine del governo gialloverde, ovvero Reddito di cittadinanza e quota 100, il ministro dell’economia ha detto “è stato approvato dalla Ragioneria generale dello Stato“, e per i tempi ha detto “ci sono stati affinamenti nel testo ma, nel merito, non riguardano problemi di Ragioneria“.  Poi il ministro dell’Economia, Giovanni Tria, durante la conferenza stampa ha spiegato “Non ci sono blocchi nel decretone. Né da parte della ragioneria né per quanto riguarda la bollinatura. Fino all’ultimo si è cercato di affinare il testo e le misure, sono abbastanza complesse“.

Il ministro Giovanni Tria, poi parlando del rallentamento economico in atto in Italia, ha escluso che la crescita minore possa portare alla necessità di rifare i conti della Manovra. “Escludo una manovra correttiva legata al rallentamento della crescita – ha detto. Il nostro obiettivo concordato con l’Ue è sul deficit strutturale, che non tiene conto dell’andamento dell’economia”. Proprio sulle previsioni del Fondo monetario ha parlato di una drammatizzazione eccessiva delle conseguenze del rallentamento: “L’Italia vede un rallentamento assieme all’Europa, ma in passato non ha prodotto crisi globali o europee”.

In merito alla tensione con Parigi, se potrebbe creare problemi nelle partite importanti tra Italia e Francia, come Fincantieri o Alitalia, Giovanni Tria ha detto: “non credo che possano risentire di quello che per ora è solo uno scontro mediatico. Non c’è alcun interesse italiano ad andare allo scontro con la Francia, la Germania o altri paesi europei. Si creano delle tensioni in periodo pre-elettorale“. E per quanto concerne la questione bancaria ha detto: “Il sistema bancario italiano è solido e non ci sono situazioni che possano portare a crisi sistemiche“.

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