Pagamenti: dal 1 luglio 2020 limitazione a quelli in contanti e incentivi per quelli digitali!

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Si sa che dal prossimo 1° luglio la soglia per l’utilizzo del contante viene ridotta a 1.999,99 euro, che scenderanno a mille il 1° gennaio 2022. Sono previste severe penalità per chi trasgredisce, con sanzioni molto elevate, che possono arrivare fino a cinquantamila euro per operazione. Al tempo stesso, per rafforzare i pagamenti digitali contro l’evasione fiscale, partono i bonus sui pagamenti tracciabili.

Il bonus sui pagamenti digitali, come riporta il sito quifinanza.it, è un credito d’imposta, riconosciuto agli esercenti attività di impresa, arte o professioni con ricavi o compensi nell’anno precedente fino a 400.000 euro. L’incentivo corrisponde al 30% delle commissioni sulle operazioni con carte di credito, debito o prepagate o altri strumenti di pagamento elettronici tracciabili, nei confronti di persone fisiche che agiscono per scopi estranei all’attività che eventualmente svolgono: in altre parole, dei consumatori finali.

Esempi e istruzioni

Riportiamo l’esempio di Quifinanza: un commerciante che nel 2019 ha fatturato 300.000 euro, godrà di un credito d’imposta pari al 30% delle commissioni addebitate dagli intermediari su tutte le transazioni elettroniche effettuate; questo a partire dal prossimo primo luglio. Un esercente che nel 2019 ha fatturato 500.000 euro non può utilizzare l’agevolazione nel 2020 ma potrà eventualmente applicarla l’anno prossimo se il fatturato di quest’anno dovesse scendere sotto i 400.000 euro. Le istruzioni operative sono contenute nel provvedimento dell’Agenzia delle Entrate dello scorso 29 aprile e in quello della Banca d’Italia del 21 aprile.

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