Roma – Giuseppe Conte ha raggiunto Palazzo Chigi per il Consiglio dei ministri in cui comunicherà al team di Governo la sua decisione di andare a rassegnare le dimissioni al Quirinale. Il Pd, il M5s, Leu, al culmine di un’intensa giornata, gli garantiscono il sostegno, nella fase che si aprirà con le consultazioni al Quirinale. Ma il premier è consapevole che sul suo nome rischia di non crearsi la maggioranza necessaria per ottenere il reincarico.
Secondo l’agenzia Ansa, “se Conte non pone veti su Iv, la delegazione Iv non porrà veti sul suo nome“, dicono dal partito di Renzi. Il premier non vorrebbe subire più il ricatto dei numeri renziani, ma si arrende di fronte a una maggioranza che ancora non c’è. Egli è consapevole del rischio che nei prossimi giorni – se potrà nascere il Conte ter – potrà anche nascere un governo con un altro Presidente del Consiglio.
Un momento delicatissimo per il Paese!
A questo punto della situazione, nel gioco avranno un ruolo determinante i “costruttori”, centristi e forzisti. Intanto il presidente della Repubblica Sergio Mattarella attende il passo indietro di Conte per gestire una crisi di governo che si apre in un momento delicatissimo per il Paese. Ma anche per questo, osservano dalla maggioranza, nessun passaggio potrà essere formale.
